Fare la guerra seminando la pace

Don Domenico Orlandini “Carlo”

Pare sia sempre problematico il rapporto fra cattolicesimo e armi, soprattutto se ad indossare le armi e a comandare una formazione armata sia un prete, come nel caso della 284^ Brigata partigiana reggiana “Fiamme Verdi”, fondata e comandata da don Domenico Orlandini “Carlo” (1913-1977).

La cosa pareva inconsueta e quasi scandalosa a cattolici quali i professori Pasquale Marconi e Giuseppe Dossetti che, dapprima, avrebbero voluto che don “Carlo” lasciasse il comando e si limitasse a un semplice ruolo di cappellano.

A parte l’indiscussa legittimità morale di una guerra di “difesa” da un aggresso re che occupava la patria italiana per farne una provincia del Terzo Reich nazista, il tema di un cattolico che imbraccia le armi per liberare la sua terra va considerato anche nelle modalità con cui questa guerra viene vissuta e condotta.

Continua a leggere tutto l’articolo nell’inserto Memoria Ecclesiae su La Libertà dell’8 maggio



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