Pasqua tra una chiacchiera e un caffè

Giorno di mercato. Approfitto per andare a comprare un nuovo paio di scarpe, visto che quelle che abitualmente uso hanno raggiunto quota 100 (almeno loro!).
Mentre mi aggiro tra le bancarelle, valutando quali siano le proposte più convenienti e le calzature più confortevoli, mi è concesso di ascoltare questo dialogo tra una lei e un lui.
– Oh ciao! Anche tu qui!
– Eh sì, sto facendo gli ultimi acquisti prima della partenza.
– Ah dai, dove andate di bello quest’anno?
– Ma cosa vuoi, purtroppo quest’anno abbiamo dovuto rinunciare all’idea iniziale di andare 10 giorni in Australia e Nuova Zelanda perché mia figlia ha la comunione da fare, se non si fa vedere in chiesa le dicono su i catechisti, già mi stressano le maestre a scuola, figurati! Perciò andiamo via solo una settimana, in Spagna, sai Madrid, Barcellona, Valencia, quei posti lì, beh pazienza!
– Dai, vi rifarete il prossimo anno.
– E voi andate via?
– Sì, per le vacanze raggiungiamo degli amici che hanno la casa al mare, in Puglia, così stiamo in compagnia.
– Eh, bisogna accontentarsi…
– Tra l’altro devo ricordarmi prima di partire di chiedere al prete di darmi il regalino che ha dato ai bimbi che hanno fatto la confessione, mio figlio si è raccomandato.
– E come mai non gliel’ha dato?
– Ma cosa vuoi, gli hanno fatto fare la confessione sabato e quindi portalo in chiesa e aspetta che sia il suo turno, poi avremmo dovuto andare anche domenica mattina, perché lì i bimbi venivano festeggiati. Mio marito voleva pranzare fuori, perciò domenica non ci siamo andati.
– Beh, vedrai che il prete te lo dà lo stesso il regalo.

Continua a leggere tutto l’articolo di Mariacristina Nasi su La Libertà dell’1 maggio

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