In un libro il dialogo tra Camisasca e Tincani

In questi giorni con la Gazzetta è in edicola il libro “Di luci e di ombre – Dialoghi sulla vita quotidiana” (8,90 euro più il prezzo del quotidiano), scritto per Aliberti dal vescovo di Reggio Emilia-Guastalla Massimo Camisasca e dal giornalista reggiano Edoardo Tincani.

Il libro sarà presentato nella cripta della Cattedrale di Reggio Emilia giovedì 2 maggio alle 21, alla presenza dei due autori, dei coniugi Matteo e Anna Orlandini, e con gli interventi corali curati da alcuni docenti e dal gruppo delle classi di canto dell’Istituto Diocesano di Musica e Liturgia.

 Da La Gazzetta di Reggio del 20 aprile 2019

Mai come oggi, con il social-narcisismo imperante e le chat sempre attive nel telefonino, c’è una distanza abissale tra la comunicazione e il pensiero. Parliamo troppo e riflettiamo poco. Discutiamo di ciò che è accessorio e opinabile, mentre l’essenza e la verità della vita rischiano di sfuggirci. La comunicazione corre senza sosta in Rete: istantanea, di pancia, aggressiva, a volte incoerente e quasi sempre conformistica.

Locandina dell’evento

Il pensiero richiede un’incubazione più lunga, silenzio e tempo di decantazione, anche una certa fatica espressiva. Almeno a me. Ho impiegato anni, in certi casi, a elaborare un mio pensiero autentico e originale. È solo il confronto con gli altri che aiuta a metterlo a fuoco e, finalmente, a dargli forma, a dirlo in modo appropriato e rispettoso. Ecco perché credo nell’importanza di tenere un diario e in particolare nell’utilità della corrispondenza scritta, che lasci una traccia di sé oltre la velocità e la banalità di tante chiacchiere digitali. Scripta manent.

Credo pure nel valore del confronto con chi ha maturato più esperienza nella vita. Il libro realizzato insieme a don Massimo Camisasca – ho imparato fin dal suo arrivo a Reggio Emilia a non chiamarlo Sua Eccellenza – è scaturito da questa esigenza di riflessione e al tempo stesso di condivisione. Così è nato tra noi un dialogo, certamente favorito da un’assidua frequentazione: il vescovo ha individuato dodici parole-chiave e le ha sviluppate secondo la sua visione di sacerdote e la saggezza del pastore; io ho risposto alle sue lettere intingendo la penna nella mia esperienza di marito, padre, giornalista.

Siamo partiti dal nostro ritrovarci compagni di viaggio, in questa città che per me è stata culla e dove invece don Massimo è arrivato, in obbedienza al Papa, a 66 anni compiuti, quando normalmente un padre o una madre di famiglia pensa a godersi la pensione, più che a impostare una nuova vita. Tra noi sono diverse la provenienza, l’età, la vocazione; in comune abbiamo la fede cristiana, che è sì un dono ricevuto nell’infanzia, ma è anche ricerca, scoperta da rinnovare, battaglia contro la parte peggiore di noi. Sta di fatto che in questo tratto del “cammin di nostra vita” ci siamo ritrovati anche amici, nel senso trascendente (e sorprendente) di amicizia su cui ci soffermiamo in uno dei capitoli del libro. Gli altri elementi su cui ci siamo interrogati vanno da aspetti concreti come il lavoro e la casa, a temi più profondi, come il modo di interpretare la povertà o l’obbedienza. Fra le pagine ci sono sia i cardini della nostra filosofia che momenti introspettivi e accenti personali.

In realtà le parole scelte per il titolo, “Di luci e di ombre”, non vengono citate nel testo. Eppure offrono una sintesi del dialogo che il vescovo e io abbiamo intrecciato. Di luci e di ombre è costituita la natura umana, sono impastate le nostre giornate, sono intessute le trame delle storie che viviamo.

Rendere il nostro scambio conoscibile ad altri, in questo caso dando alle stampe il libro, è un gesto di apertura e anche una responsabilità. Speriamo che altri, credenti e non, possano sentirsi coinvolti o almeno provocati da questo dialogo. Vorremmo, con il nostro piccolo contributo, aiutare a tornare alle cose grandi e importanti della vita. La Pasqua svela a tutti la bellezza della luce più forte di ogni ombra, quella di Gesù Risorto. Una Luce che non ci appartiene, ma che in ogni momento può investirci, guarirci, trasformarci in meglio.

 

Edoardo Tincani

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