Il significato dell’impegno di Operazione Colomba in Siria
Pubblichiamo la trascrizione della testimonianza resa da Alberto Capannini durante la veglia di preghiera celebrata il 26 febbraio a Sassuolo.
Buona sera, grazie della possibilità di essere qua. Quando qualche mese fa ci siamo incontrati con don Filippo e ci hanno chiesto cosa possiamo fare per quello che state facendo in Libano e Siria, una delle prime cose che abbiamo chiesto è stata: pregate per sostenere questo proposta di pace. Cos’è Operazione Colomba e qual è il significato di questa proposta di Pace? Operazione Colomba è un gruppo di volontari che provengono da diversi parti d’Italia, e non solo italiani, che decidono di andare a vivere dove ci sono le guerre per abbassare il livello di violenza e proteggere le persone in maniera diversa dalla protezione delle armi. C’è un gruppo in Palestina, un gruppo in Albania, un gruppo in Colombia e un gruppo in Libano vicino alla Siria e un gruppo che sta facendo un viaggio esplorativo in Cile.
Che cosa facciamo in Libano?
In Libano siamo andati più di 4 anni fa, perché in Siria saremmo stati subito rapiti. Abbiamo chiesto di mettere una tenda in una zona dove c’erano dei profughi siriani e queste persone ci hanno detto di no. Abbiamo chiesto “Perché no?” e loro ci hanno detto “Perché non si può vivere così”. È come se ci dicessero che la loro dignità non valeva niente, loro potevano vivere così, mentre noi eravamo sicuramente persone più importanti e non potevamo vivere in una tenda. Allora la scelta di condivisione nel campo profughi con loro ci sembrava l’unico modo per dire a queste persone “La tua vita vale come la mia” e per non dirlo solo a parole. E così abbiamo iniziato a vivere con loro.
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