Camisasca-Tincani, dialogo in libro

«Di luci e di ombre»: incontro in Cattedrale il 2 maggio alle 21

Non un trattato teologico, ma la lettura condivisa e per certi aspetti complementare di esperienze vissute, nella comune ricerca del gusto, del senso e della necessità dell’impegno da cristiani nel mondo. è il biglietto da visita del libro “Di luci e di ombre. Dialoghi sulla vita quotidiana”, firmato da Massimo Camisasca e da Edoardo Tincani, edito da Aliberti (marzo 2019, 132 pagine), in edicola fino al 10 maggio con La Gazzetta di Reggio a 8,90 euro (più il prezzo del quotidiano). La prefazione è di Michela Dall’Aglio.
Dopo la distribuzione in edicola l’opera sarà disponibile in libreria.

Locandina

“Di luci e di ombre” verrà presentato nella cripta della Cattedrale giovedì 2 maggio alle ore 21, con gli sposi Anna e Matteo Orlandini, i due autori e l’Istituto Diocesano di Musica e Liturgia, attraverso il gruppo delle classi di canto diretto da Sara Fornaciari e i docenti dell’IDML Benedetta Polimeni (flauto), Silvia Sciolla (violoncello) e Nadia Torreggiani (pianoforte).
In occasione dell’incontro pubblico in Cattedrale, sarà possibile acquistare il libro.

Per gentile concessione, pubblichiamo in questa pagina l’intervista al vescovo Massimo che il direttore de La Gazzetta di Reggio Stefano Scansani ha realizzato in occasione dell’uscita del volume in edicola.

Monsignore, lei è autore di un epistolario (una volta si chiamava così) con Edoardo Tincani, padre di famiglia, giornalista. Quale ispirazione l’ha portata ad adottare questa forma comunicativa e qual è la sua efficacia oggi?
Non si tratta propriamente di un epistolario. Mesi fa ho inviato a Edoardo Tincani dei testi che ritenevo importanti, sollecitando da parte sua delle riflessioni, di modo che si potessero confrontare due punti di vista diversi, il mio e il suo di padre di famiglia. In seguito ho pensato di dare alle mie parole la forma di lettere.

Silenzio e preghiera, la casa, l’amicizia, il lavoro, il riposo, l’obbedienza, la povertà, la verginità, l’educazione, il male, la testimonianza e il martirio, la fede e la missione… Quale di questi temi secondo lei è il più attuale e quello più arduo da affrontare?
Tutte queste tematiche sono decisive e importanti, perché riguardano la vita dell’uomo sia nella società laica che nella società ecclesiale. Il tema più arduo mi sembra anche quello più attuale, cioè quello che necessita di essere pensato e riscoperto con maggiore profondità: si tratta dell’esperienza dell’autorità. Essa ai giorni nostri è fortemente in crisi, a motivo della contestazione avvenuta a partire dall’epoca moderna e culminata con il Sessantotto.

Continua a leggere l’intervista su La Libertà del 17 aprile

 

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