Stein: fenomenologia dell’umano tra antropologia duale e bioetica

Ancora una volta, sabato 16 marzo 2019 alle ore 16.30 presso la sede del CIRF, in via dei Serpenti 100, ero presente al convivio filosofico con Nicoletta Ghigi dell’Università di Perugia, Marcus Knaup dell’Università di Friburgo, Christof Betschart della Pontificia Facoltà Teologica Teresianum, Claudia Mariéle Wulf, Università di Tilburg e Anna Maria Pezzella della Pontificia Università Lateranense. Tutti presenti in occasione della pubblicazione di due testi: L’approccio filosofico- fenomenologico all’umano in Edith Stein e Gerda Walther: Grundbegriffe und – phänomene Edith Steins, M. Knaup/H. Seubert (HG.), Herder, Freiburg 2018 e Gerda Walther’s Phenomenology of Sociality, Psychology, and Religion, Calcagno (editore), Springer Nature, Switzerland, 2018.

Gli interventi, come consuetudine, sono stati introdotti dalla professoressa Angela Ales Bello, già decano del Dipartimento di Filosofia della Pontificia Università lateranense e professore emerito di Filosofia contemporanea. La professoressa Ales Bello, con un’osservazione generale, ha aperto alle molte questioni su cui si è riflettuto, a partire dal ruolo delle donne in filosofia. I testi pubblicati indagano le opere di Edith Stein e della sua allieva Gerda Walther (affronteremo in seguito le vicende umane e spirituali di questa pensatrice), in linea con quanto indicato da papa Francesco sul rilancio del ruolo della donna nella Chiesa e con quanto, in questa Quaresima, sta avvenendo nel dialogo tra il nostro vescovo Massimo e i giovani intorno alle tre figure bibliche di Ester (non a caso Edith Stein, durante il periodo della Shoah, si è paragonata ad una piccola Ester, responsabile verso il suo popolo di appartenenza), Giuditta e Rut. Questo dimostra che lo Spirito ispira e realizza la comunione tra le membra dell’unico corpo che è la Chiesa.

Ales Bello ha ricordato che le donne in filosofia, a partire dagli antichi, facendo eccezione per la scuola pitagorica e platonica, non sono mai riuscite ad emergere. Nel medioevo abbiamo un fulgido esempio di filosofa e scienziata in sant’Ildegarda di Bingen e, più avanti, santa Teresa d’Avila sarà tra i pochi esempi di genio femminile nella storia del pensiero cristiano e universale. Alla luce di ciò, Edith Stein ha scritto molto su queste tematiche e i suoi scritti segnano un momento di grande apertura nella direzione indicata dalla stessa pastorale giovanile della nostra Diocesi.

Continua a leggere tutto l’articolo di Grazia Lanzara su La Libertà del 10 aprile

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