Tra Reggio Emilia e Aversa un ponte di 630 chilometri

Il dono della tensostruttura di Luzzara rinforza il legame

È proprio vero, come ribadisce spesso papa Francesco, che costruire ponti è molto più bello e anche molto più utile che innalzare dei muri. E siccome sui ponti, parafrasando una vecchia canzone popolare che ci narrava di un ponte a Bassano, ci si dà una mano, questo è un po’ quello che è successo anche fra la Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla e la Diocesi di Aversa, distante più di 600 chilometri, con la donazione di una tensostruttura che era servita come aula liturgica provvisoria alla parrocchia di Luzzara dopo il terremoto dell’Emilia del 2012.

Il legame fra la nostra Chiesa e quella che si trova al centro della Terra dei Fuochi – territorio martoriato da quanti, invece di prendersene cura, pensano a come sfruttarlo e basta, intascando pacchi di soldi a scapito della salute degli abitanti – parte da lontano. L’Enciclica Laudato si’ ha scosso sicuramente le coscienze, risvegliando l’attenzione di molti sui tanti problemi ambientali, primo fra tutti l’inquinamento. Anche nella nostra Diocesi è suonato un campanello d’allarme, spingendo tanti giovani, legati al mondo delle Case della Carità e alla parrocchia di San Luigi Gonzaga, a organizzare campi estivi proprio al centro della Terra dei Fuochi in Campania, per toccare con mano una terribile realtà, piuttosto che conoscerla attraverso i giornali o i servizi che passano brevemente nei notiziari tv. Vedere per credere è sempre meglio.

Continua a leggere tutto l’articolo di Giuseppe Maria Codazzi su La Libertà del 10 aprile

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