Musica sacra: condividere per tramandare

Si apre a nuove collaborazioni la Cappella Musicale della Cattedrale

Sul calendario delle celebrazioni dalle Ceneri alla Pasqua diffuso nei giorni scorsi, sono ben dodici le liturgie animate dalla Cappella Musicale della Cattedrale. Basta una rapida scorsa all’elenco per accorgersi di una novità sostanziale: nella Messa quaresimale delle ore 18 della domenica, presieduta dal Vescovo o dai suoi vicari, ogni volta è coinvolta una corale parrocchiale che da tempo opera in diocesi, dall’Appennino fino al Po. Domenica scorsa ad affiancare la Cappella della Cattedrale era presente il Coro della Basilica di San Quirino in Correggio diretto da Valerio Crotti. Presto detti i prossimi connubi: il 17 marzo sarà di turno il Coro “In Eterno Canterò” dell’unità pastorale “San Giovanni Paolo II” di Reggio Emilia, diretto da Sandra Bedeschi, il 24 marzo il Coro parrocchiale di Luzzara guidato da Letizia Lupi, il 31 marzo la Corale San Prospero di Carpineti diretta da Mario Bertini e il 7 aprile, quinta di Quaresima, il Coro liturgico “Jubilate Deo” di Sassuolo diretto da Paolo Prandini.

“È un cammino di condivisione e di comunione volto a un arricchimento reciproco, nella consapevolezza dell’importanza dell’animazione musicale all’interno della nostra Cattedrale”, commenta il direttore della Cappella Musicale Primo Iotti, organista e compositore, che ha compiuto gli studi accademici presso il Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna e presso la Cei a Roma, come ha raccontato anche nella recente puntata di “Vangelo e vita – Testimoni tra noi” andata in onda su Telereggio e disponibile sul canale YouTube La Libertà Tv. Primo Iotti è anche membro della Schola Gregoriana Benedetto XVI di Bologna e insegnante di organo all’Istituto diocesano di Musica e Liturgia “Don Luigi Guglielmi”.

Per la domenica delle Palme, il 14 aprile, il servizio liturgico alla Messa delle ore 18 sarà condiviso con i solisti della Cappella Musicale di Santa Maria Maggiore in Bergamo, diretti da Cristian Gentilini. “Il programma musicale, oltre al ‘proprio’ della liturgia, prevede il canto della Passione del Vangelo di Luca con i vari personaggi e la folla. Se da un lato la musica dilaterà di qualche minuto la celebrazione – spiega Iotti – dall’altro conferirà ai testi ancora più risalto, sottolineando in modo fortemente evocativo alcuni dialoghi e la narrazione”.
Non solo: lo stesso organico eseguirà questo programma la domenica stessa, ma alle 11, nella Basilica bergamasca”. Uno scambio di servizi liturgici di qualità che gemella due diocesi diverse.

Leggi tutto l’articolo di Edoardo Tincani su La Libertà del 13 marzo

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