Nuovi Orizzonti? Una grande famiglia

Le interviste a don Davide Banzato e a Filippo Neviani in arte Nek

DON DAVIDE, hai dieci parole per definire Nuovi Orizzonti per te?
Per me è una famiglia innanzitutto e poi la mia vocazione, una comunità di vita, l’amore concreto per gli ultimi e per quanti non hanno ancora incontrato l’Amore di Dio, direi uno dei suoi abbracci per tanti che sono soli, disperati, feriti e che non si sentono amati.

Cosa significa essere sacerdote di Nuovi Orizzonti?
Il sacerdozio è sempre lo stesso: una vita donata a Dio ricevendo un dono che ci trascende! Si tratta di incarnarlo in una comunità che si ispira alle prime comunità cristiane, abbandonati alla Divina Provvidenza e condividendo questa chiamata alla santità tra laici, sacerdoti, famiglie.

Da quasi 20 anni sei nella comunità Nuovi Orizzonti, di cosa ti occupi?
Ho vissuto tantissime esperienze: missioni di strada in Italia e all’estero (in Brasile e in Bosnia Erzegovina in particolare) e apertura di centri. Oggi svolgo il servizio come assistente spirituale e continuo nell’impegno della prevenzione soprattutto verso i giovani, vivendo nella Cittadella Cielo a Frosinone che è una realtà molto dinamica con 120 persone, un villaggio di accoglienza e di formazione al volontariato internazionale.

Continua a leggere l’intervista su La Libertà del 13 marzo

FILIPPO NEVIANI (NEK)… stare sotto i riflettori e stare sotto lo sguardo di Dio. Cosa riesci a pensare?
Stare sotto i riflettori mi piace. Il palco mi fa stare bene. Mi dà energia. Il mio lavoro è anche la mia passione quindi penso di essere privilegiato e grazie a Dio posso dire di fare quello che amo oppure amo quello che faccio. Mi sento una persona realizzata e sento di essere sotto lo sguardo di un “Regista”, il che mi fa stare più tranquillo ed ho avuto più di una volta sensazioni e dimostrazioni di questo sguardo vigile e attento.

Nato il 6 gennaio. Epifania. Qual è stata per te la tua manifestazione di Gesù?
Gesù si manifesta continuamente nella nostra vita. Sta a noi accorgersi di questa presenza. La dimostrazione più lampante avviene ogni volta in cui metto in pratica il suo insegnamento più incisivo: metti amore in ogni cosa che fai e usalo il più possibile. Ogni volta che, per esempio, ti verrebbe da urlare, da rispondere con lo stesso tono con il quale qualcuno ti attacca con ferocia. Non è semplice da mettere in pratica ma mi sono reso conto che questo comportamento risulta essere l’unica via di uscita per vivere veramente bene.

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