La gioia della missione

L’orizzonte dell’Amazzonia e le date della 50a Quaresima missionaria

Con il 6 marzo 2019, mercoledì delle Ceneri, inizia una nuova Quaresima, che in Diocesi è caratterizzata dall’animazione missionaria e dalla presentazione delle attività svolte nei Paesi con in cui è attiva una forte collaborazione tra Chiese sorelle, quella che generalmente chiamiamo Missioni diocesane.
Iniziata 50 anni fa (1969-2019) la Quaresima missionaria è stata istituita da monsignor Baroni e confermata negli anni dai suoi successori monsignor Gibertini, monsignor Caprioli ed ora dal nostro vescovo Massimo.

L’idea di partire per terre lontane è stata resa possibile “in primis” dall’Enciclica di Papa Pio XII “Fidei Donum” del 1957, che apriva alle singole Diocesi la possibilità di diventare missionarie senza che i candidati prescelti dovessero entrare prima in qualche Istituto Missionario (come fino ad allora avveniva). E così, forti di questo invito, partirono la giovane dottoressa Bianca Morelli per l’India (1959) e don Pietro Ganapini per il Madagascar (1961).
Ma il vero e proprio coinvolgimento della Diocesi arriva dopo che il Concilio (1962-65) portò un rinnovato entusiasmo e una vera e propria apertura. Significative in tal senso sono le Costituzioni “Lumen Gentium” (1964) sulla Chiesa, “Gaudium et Spes” (1965) circa la relazione della stessa con il mondo contemporaneo e il decreto specifico sulla natura missionaria ecclesiale “Ad Gentes” (1965).

In questi 50 anni sono successe tante cose, ma l’attenzione alle missioni è sempre viva. Iniziato con il Brasile (1965), l’invio è poi continuato con il Madagascar (1967) e l’India e, in tempi più recenti (anni ’90), con l’apertura verso Albania e Rwanda. Sono numerosi i preti, le suore e i laici (tra cui ricordiamo i volontari di Reggio Terzo Mondo) che hanno contribuito nel tempo a scrivere questa storia. Con le 5 Chiese sorelle si porta avanti un dialogo che è rispettoso dei tempi e dei modi di ogni realtà. Grazie all’alto numero di missionari rientrati, si inizia anche da noi a valutare e apprezzare i doni che l’apertura missionaria ci ha riservato.

 

Continua a leggere tutto l’articolo di Andrea Bonati su La Libertà del 6 marzo

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