Scie Chimiche, tracce di scienza nella vita quotidiana

Cos’hanno in comune un mandarino marcio, un ferro arrugginito e un uomo che corre? In tutti e tre i casi è avvenuta, o sta avvenendo, una reazione chimica!
Eh sì, i processi chimici non avvengono solo in misteriosi laboratori o in centrali nucleari ma in tantissime cose che ci circondano e in ogni nostra cellula. Ma come possiamo capire che ha avuto luogo una reazione chimica? Quando qualcosa, venendo a contatto con altre sostanze, cambia colore (come il ferro quando si arrugginisce), cambia consistenza (come il mandarino marcio), produce calore (come l’uomo che corre) abbiamo la certezza di essere davanti ad una trasformazione della materia, cioè una reazione chimica.

La cosa più affascinante di queste trasformazioni è che quando avvengono “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”! Anche se può sembrare che qualcosa succeda magicamente, nelle molecole che sono coinvolte nella reazione gli atomi rompono i legami che li tengono insieme per connettersi in modo nuovo e formare nuove sostanze. Non compaiono mai nuovi elementi chimici ma, cambiando i legami tra gli atomi già presenti, cambiano le sostanze e le loro proprietà.
Quest’ultima frase ha dietro secoli di storia della chimica, a partire da quando era ancora “alchimia”, ovvero la ricerca della leggendaria pietra filosofale che potesse creare oro tramite semplice contatto con i metalli. Nelle reazioni chimiche, quindi, il cambiamento parte sempre da qualcosa che è già presente: nessuna molecola viene creata dal nulla. Quello che esiste ha già in sé il seme della trasformazione, se combinato nella giusta misura con altre sostanze.

Continua a leggere l’articolo di Iaia Oleari su La Libertà del 6 febbraio

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