Così funzionava il meteorografo ideato da padre Angelo Secchi

Nel Bollettino meteorologico del 30 aprile 1866 padre Angelo Secchi illustrava la storia e il funzionamento del suo meteorografo.
Dalla relazione si legge che l’origine dello strumento risale al 1857 nella riscoperta accidentale da parte di Secchi del barometro a bilancia. Cercando nella storia della scienza egli aveva ritrovato il barometro, che, sospeso ad una leva, dava con le variazioni del peso la pressione atmosferica. Poi aveva scoperto che si era cercato di usarlo come motore in una macchina scrivente o “grafica”, come la chiamava Secchi, ma senza risultati. Pertanto riteneva che la prima macchina scrivente che registrasse le condizioni atmosferiche fosse la sua.

Dopo essere riuscito a costruire il barometro registratore, dal 16 febbraio 1859 riusciva a registrare, accanto alla pressione, la velocità e la direzione del vento. Poi aggiungeva il termografo di Kreil per misurare la temperatura dell’aria, lo psicometro per misurare l’umidità e infine il pluviometro per misurare la pioggia.
Secchi rivendica per sé “l’idea fondamentale di mettere le indicazioni dei diversi strumenti a confronto”.

Continua a leggere l’articolo di Daniele Rivolti su La Libertà del 30 gennaio

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