«La famiglia tiene»: ma è proprio così?

In vista della Giornata per la vita (3 febbraio), in collaborazione con il Movimento per la Vita di Reggio, pubblichiamo l’articolo di Maurizio Rizzolo da La Libertà del 30 gennaio

Da diverso tempo si fanno sempre più pressanti gli appelli alle istituzioni e all’universo politico e economico perché si ponga mano a riforme strutturali e a interventi coraggiosi di sostegno alla famiglie, alle donne e ai giovani. Una recente relazione del CNEL documenta che le realtà familiari che da sempre tengono in piedi il nostro Paese non ce la fanno più. Di questo passo rischiamo seriamente il declino del nostro sistema di Welfare. Manca il necessario aiuto alle madri lavoratrici che debbono talvolta nascondere la loro maternità, così come ai giovani che secondo tutti i sondaggi sognano ancora di fare famiglia, ma si trovano di fronte al fatto che mettere al mondo un figlio è oggi la seconda causa di povertà.
L’urgenza di un PATTO PER LA NATALITà che coinvolga tutto il Paese si accompagna alla necessità di un fisco che tenga conto dei carichi familiari, sostenuto da iniziative di contrasto al disagio economico e sociale.
Si tratta di curare la più grave malattia che ha colpito l’Italia e cioè la denatalità.

Un sistema fiscale miope scoraggia le famiglie nella loro fiducia e impedisce loro di poter mettere al mondo un figlio; c’è l’insufficienza di politiche di conciliazione famiglia-lavoro che complicano la quotidianità familiare a quanti hanno avuto il coraggio eroico di avere comunque dei figli; ci sono gli interrogativi, sempre più forti, sulla sostenibilità di un Servizio Sanitario Nazionale universalistico di qualità come quello che fino ad ora ha rappresentato un vanto del nostro sistema di Welfare.
Creare le condizioni socio-economiche affinché, finalmente, quell’80% di coppie giovani sposate nel nostro Paese che desidera avere due o più figli per la propria vita possa realizzare il proprio sogno d’amore, oggi frenato dalla mancanza di politiche integrate e di sistema, rappresenterebbe ben più di una scelta di ‘buona politica’: significherebbe fermare gli effetti nefasti della denatalità, facendo tornare speranza e fiducia nel futuro all’intera comunità nazionale.

Eppure c’è chi non si rassegna a tutto questo perché ama la vita: colpisce molto quella realtà vitale, ampia e gioiosa, rappresentata dalle famiglie che donano una famiglia a chi non ce l’ha.
Sono le famiglie che accolgono l’affido, anche quello di emergenza, sono le tante famiglie che scelgono l’adozione, gravata da complesse normative, e che affrontano spesso anche il gravoso iter dell’adozione internazionale.
Sono le Associazioni come l’AIBI, FAMIGLIE PER L’ACCOGLIENZA, COMUNITà PAPA GIOVANNI XXIII, la CARITAS (che a Reggio sostiene le Famiglie per le Emergenze), le FAMIGLIE NUOVE, il PROGETTO FAMIGLIA e tante altre.

I figli sono un bene prezioso, soprattutto agli occhi dei loro genitori che li hanno messi al mondo e giorno per giorno li introducono alla vita. Ma sono anche un bene raro in un Paese che sembra non essere più fatto per i bambini e tantomeno per le famiglie.
Sentirsi accolti e amati è un’esperienza indispensabile per la crescita integrale di una persona e la famiglia è il primo ambito naturalmente accogliente, protagonista della vita della persona e della società.
Tocca profondamente il nostro cuore, insieme ad uno stupore positivo, venire a contatto con storie e scelte di vita significativa aperte all’adozione, all’affidamento familiare e di emergenza, all’ospitalità di adulti in difficoltà, all’accoglienza dei figli disabili e degli anziani.
Proprio in questa fase di fermento e di smarrimento culturale è giunto il momento di fare squadra e remare tutti insieme nella stessa direzione – partiti, istituzioni politico-economiche, sistema del Welfare, società civile e mass media – per invertire la rotta: mai come ora in ballo c’è il destino di un Paese, dunque il nostro destino.
Il 3 febbraio 2019 e cioè la GIORNATA PER LA VITA non è un giorno qualsiasi come ci testimoniano il Movimento per la Vita e il Centro Aiuto Vita.
è il giorno in cui vogliamo riaffermare che stiamo dalla parte del più indifeso che però è anche quello di cui abbiamo tutti più bisogno.

Maurizio Rizzolo

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