Proponiamo uno stralcio della rubrica Scie Chimiche pubblicata su La Libertà
LUCE
Da sempre l’uomo ha una vera e propria venerazione per la luce: è portatrice di vita, ci permette di vedere e conoscere quello che ci sta intorno, fa esistere i colori e ci riscalda. In tantissime civiltà troviamo quindi riferimenti religiosi alla luce e al sole. Gli antichi egizi, per esempio, oltre al celeberrimo dio “Ra” avevano una squadra di ben undici divinità legate al culto della stella solare.
Troviamo dee e dei legati al sole e alla luce in ogni continente e in ogni tempo e…bè, quando l’uomo ha deciso di tralasciare questi aspetti più religioso-spirituali in favore di un più concreto, razionale, scientifico approccio alla realtà ecco avere inizio la famosa “età dei lumi” con la venerazione della luce della ragione. Ma che cos’è veramente la luce?
A questa bella domanda l’uomo cerca di rispondere da secoli, avanzando ipotesi anche fantasiose ed impostando una discussione più rigorosa solo da Newton in poi. È poi con gli inizi del ’900 che la trattazione diventa più approfondita e – come spesso accade quando si sceglie di scendere in profondità – le cose si complicano assai.
Leggi il testo integrale della rubrica di Iaia Oleari su La Libertà del 16 gennaio