Invitati tutti alla stessa tavola, siamo seduti gli uni accanto agli altri, venuti dal Brasile, dall’Albania, dall’Asia, dall’Africa, già insieme, raccolti in preghiera. Il diacono Francesco Braghiroli accoglie ciascuno, veglia con discrezione che ognuno abbia il suo posto, che tutto sia pronto per iniziare la Festa dei Popoli!
“O come, all ye faithful, joyful…”
“Halina, Kristiyano…”
“Adeste Fideles” cantato in tante lingue ci trasporta “d’emblée” in un mondo senza confini!
I cori delle communità filippine, nigeriane, ghanese con le loro bellissime voci ci trasmettono la Grande Gioia della nascita del figlio di Dio, annunciata a tutti popoli.
Cantiamo tutti insieme a loro, ciascuno nella propria lingua o nella lingua dell’altro. La processione inizia con i bellissimi Re Magi, sono bambini dello Sri Lanka.
Questa messa è un momento di grande comunione riempito di tanta gioia con i canti ma anche di profondo raccoglimento nella preghiera, grazie alla ricchezza, ai talenti di ciascuno con le proprie voci, gli strumenti musicali, la bellezza della danza di preghiera delle bambine sri lankesi, la presenza stessa di ciascuno con il suo vissuto e le sue speranze.
Leggi tutto l’articolo di Marie-Bernadette Rouaux su La Libertà del 16 gennaio