“La ricerca del potere ad ogni costo porta ad abusi e ingiustizie”. Comincia con questa constatazione il messaggio del Papa per la 52ª Giornata mondiale della pace, che si è celebrata il 1° gennaio 2019 sul tema “La buona politica è al servizio della pace”. Francesco passa in rassegna le virtù e i vizi della politica, a cominciare da corruzione, razzismo e xenofobia, che sono “la vergogna della vita pubblica e mettono in pericolo la pace sociale”. “Non sono sostenibili i discorsi politici che tendono ad accusare i migranti di tutti i mali e a privare i poveri della speranza”, il monito.
“La politica è un veicolo fondamentale per costruire la cittadinanza e le opere dell’uomo, ma quando, da coloro che la esercitano, non è vissuta come servizio alla collettività umana, può diventare strumento di oppressione, di emarginazione e persino di distruzione”, la tesi di Francesco, che cita la definizione di speranza che ne dà Charles Péguy: “Un fiore fragile che cerca di sbocciare in mezzo alle pietre della violenza”. Poi l’invito, sulla scorta di san Paolo VI, a “prendere sul serio la politica”, come ricerca del “bene della città, della nazione, dell’umanità”.
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