Un dialogo intorno alla grandezza di Dante e della sua Commedia, uno scambio di approcci che invita in particolare alla lettura dell’Inferno, il primo di tre volumi di una nuova edizione commentata e illustrata del poema che il curatore desidera ardentemente restituire al popolo.
Nel dopocena del 20 dicembre l’Aula magna dell’Università di Reggio ospita una lezione aperta in cui Franco Nembrini, “insegnante normalissimo” la sua autodefinizione, parla di una delle grandi passioni letterarie della sua vita (l’altra è Leopardi) tra un padre, il vescovo Massimo, a cui lo lega un’antica amicizia, e un figlio, Stefano Mascetti, membro del Centro culturale “Blaise Pascal” che organizza l’iniziativa, nonché iscritto della prima ora all’associazione “Centocanti”. Quest’ultima non è che uno dei fiori spuntati dall’attrazione nativa per l’Alighieri. E poiché a ben vedere è proprio questo trasporto per la Divina Commedia il protagonista centrale della serata, è meglio avanzare un tentativo di sintesi biografica, saltando la filza di incarichi e pubblicazioni pur ragguardevoli per concentrarci sulla polpa.
Continua a leggere la cronaca della serata su “La Libertà” del 9 gennaio.