Si è costituito il Comitato “Reggio Città Universitaria”

Lo stabile del Seminario diverrà il terzo polo di UniMoRe

Passando da viale Timavo a Reggio la mattina di giovedì 20 dicembre la novità balza subito agli occhi: una serie di cartelli tappezza la cancellata del Seminario che si affaccia sulla circonvallazione. I pannelli indicano nomi e loghi dei sostenitori dell’imponente progetto di riuso del Seminario urbano a sede universitaria, già depositato in giornata presso i Vigili del Fuoco.
Proprio in questo giorno prenatalizio nasce il Comitato “Reggio Città Universitaria”. Lo presiede l’architetto Mauro Severi: un nome, una garanzia. Ma non un solista: anzi, un professionista che ha già dimostrato di saper fare squadra su riqualificazioni e restauri importanti.

Una riprova si ha anche nella conferenza stampa che segue la costituzione ufficiale del Comitato, avvenuta davanti al notaio Luigi Zanichelli, e la sua prima assemblea. Il “fare insieme”, slogan da anni perorato da Fabio Storchi, presidente di Unindustria, risalta infatti anche nell’operazione “Seminario”: ad impegnarsi per realizzare il terzo grande polo universitario reggiano, in un elenco rigorosamente aperto, sono Diocesi, Comune di Reggio Emilia, Provincia, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio, Unindustria Reggio Emilia, Fondazione Manodori, Confcooperative, Iren, Smeg, Maxima, Nexion, Argo Tractors, Spal, Comer, Ognibene, Immergas, Bertazzoni spa la Germania e Padana Tubi. Tutti partner sostenitori, alcuni dei quali entrano anche nel Consiglio direttivo del Comitato Reggio Città Universitaria, a fianco del presidente Severi e del vicepresidente Paolo Bonaretti, nelle persone di Giorgio Zanni (presidente della Provincia di Reggio Emilia), Daniele Marchi (assessore del Comune capoluogo), Gino Belli, Ferdinando Del Sante e Gian Pietro Menozzi.

Nell’Aula magna del Seminario prendono la parola in successione monsignor Massimo Camisasca, il presidente della Provincia Giorgio Zanni, Fabio Storchi, Giammaria Manghi, sottosegretario alla Presidenza dell’Emilia-Romagna – latore di una lettera, a firma di Stefano Bonaccini, che impegna la nostra Regione a contribuire economicamente per 500.000 euro – e ancora il rettore di UniMoRe Angelo Oreste Andrisano, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e infine il vicepresidente di “Reggio Città Universitaria” Bonaretti.

Continua a leggere tutto l’articolo di Edoardo Tincani su La Libertà del 9 gennaio

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