Erano oltre quattrocento gli Amici di Terra Santa che il 3 dicembre si sono ritrovati per il tradizionale incontro natalizio, iniziativa che ormai si ripete da venti anni. L’incontro è stato aperto, come da tradizione, dal saluto di monsignor Gianfranco Gazzotti, infaticabile animatore del Gruppo, che da decenni sostiene generosamente e fattivamente in occasione dei pellegrinaggi nella terra di Gesù preziose istituzioni religiose educative, ospedaliere e di accoglienza, mettendo i pellegrini a diretto contato con gli ospiti e le suore che vi operano. Si tratta dell’Istituto “Effetà Paolo VI” per bambini sordi palestinesi, della “Crèche”, che accoglie piccoli orfani e abbandonati, in Betlemme, e dell’Ospedale Sacra Famiglia di Nazareth. Lo stesso don Gianfranco ha intonato canti sia del repertorio natalizio, che dei pellegrinaggi, come “Avevo tanta voglia di partire”.
Ospite della serata è stato padre Ibrahim Faltas, attuale direttore delle scuole francescane nella Città Santa e responsabile per la Custodia di Terra Santa dei rapporti con Israele e palestinesi. Il religioso ha portato agli Amici di Terra Santa il saluto del presidente palestinese Abu Mazen – ricevuto dal Papa proprio lo stesso 3 dicembre – dell’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del patriarcato latino di Gerusalemme, e del confratello padre Francesco Patton, nuovo custode di terra Santa; nonché il ringraziamento di quanti ricevono il sostegno dei tantissimi Amici.
La scuola francescana di Gerusalemme, fondata nel 1645 e da allora rigorosamente maschile, accoglie ora anche bambine. Padre Ibrahim ha evidenziato che uno staff selezionato di docenti di alto livello professionale garantisce un progetto nuovo e innovativo per fare della scuola un luogo privilegiato di cultura, dove nella convivenza si cresce rispettando le diverse religioni e si educa ad uno spiccato senso civico per promuovere solidarietà e fratellanza. Inoltre, la scuola per non vedenti a Beit Hanina ospita anche una sezione mista della scuola materna, con bimbi cristiani e musulmani: l’esperienza risulta positiva. Va aggiunto che la scuola di musica dei francescani aperta a Gerusalemme accoglie allievi di tre religioni: cristiani, ebrei e musulmani.
Continua a leggere l’articolo di Giuseppe Adriano Rossi su La Libertà del 19 dicembre