Una pastorale per la zona ex Reggiane

L’impegno della nostra Chiesa tra incontri di spiritualità e promozione umana

Sono le 15.15 di sabato 8 dicembre e alle ex Officine Reggiane suona la campana. È l’invito a radunarsi per pregare, come ogni sabato. Ad agitare, energicamente, lo strumento a mano è don Daniele Simonazzi (nella prima foto; le immagini sono relative alla Messa del 26 marzo scorso con il Vescovo). Nel grande ambiente al piano terra, un tempo dedicato all’area amministrativa delle ex Officine, le panche sono già disposte a cerchio e racchiudono un tavolo sul quale sono collocati il Crocifisso e una candela. A offrire un po’ di ristoro dal freddo pungente è un “fungo” alimentato dal gas di una bombola.

Ogni sabato pomeriggio, alle ex Officine Reggiane, un gruppo di persone si incontra per leggere e commentare le letture della domenica successiva. Incontri semplici, basati sulla condivisione della Parola, che si concludono con il Padre Nostro. Si svolgono su esplicita richiesta di chi vive in questi ambienti. “Chi non ha nulla”, commenta il diacono Francesco Braghiroli, direttore dell’Ufficio pastorale Migrantes, “prende molto sul serio il Vangelo e propone commenti profondi”. Per venire incontro alle necessità della maggioranza anglofona del gruppo i testi biblici vengono proclamati in inglese mentre il diacono Braghiroli favorisce la comprensione traducendo gli interventi dall’inglese all’italiano e viceversa.

Sabato 22 dicembre alle 15 don Daniele presiederà la Messa della quarta domenica di Avvento, un appuntamento speciale in prossimità del Natale. Tra i concelebranti anche don Prince Ampong, cappellano della comunità ghanese, e padre Anthony, sacerdote nigeriano residente a San Pellegrino da alcuni mesi e disponibile per l’assistenza spirituale ai nigeriani. La celebrazione del 22 si aggiunge alle celebrazioni stabili promosse dall’Ufficio Migrantes, in particolare la messa domenicale nella chiesa di San Lorenzo (presieduta da don Prince alle 11.30 per la comunità dei ghanesi) e quella nella chiesa di San Maurizio (ogni domenica alle 10.30 con padre Celestine Ezemadubom, cappellano della comunità nigeriana di Modena).

Continua a leggere l’articolo di Emanuele Borghi su La Libertà del 19 dicembre

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