Scie chimiche, tracce di scienza nella vita quotidiana

Prototype of women

Chi sono io?
Questa domanda accompagna ogni persona per tutta la sua esistenza; solitamente si trova anche una risposta ma ci sono eventi, scelte da prendere, che spesso riaprono la difficile porta della nostra identità proprio quando pensavamo di poterla lasciare chiusa per un po’.
Chi siamo noi? Cosa siamo?
Innanzitutto, nonostante le frasi molto inspirational che dominano internet, siamo la somma di un sacco di cose che non abbiamo scelto. Non abbiamo scelto la famiglia, il momento storico e – è bene ricordarcelo – il paese in cui siamo nati. Siamo un mix unico e irripetibile del corredo genetico dei nostri genitori, che ereditiamo con più o meno entusiasmo, ma assolutamente senza alcun tipo di volontà.
A livello molecolare, quello che siamo dipende e si traduce nel DNA (acido desossiribonucleico): una molecola affascinante perché semplice e complicata al tempo stesso, in cui 4 tipi di molecole più piccole si legano tra loro per una lunghezza totale di circa due metri. La diversa sequenza di Adenina, Citosina, Guanina e Timina determina la specie alla quale apparteniamo, il colore dei nostri capelli, degli occhi, la nostra altezza e molto di più di tutto quello che di noi appare esternamente.

Ma se fosse tutto qui, se fossimo solo la diretta risultante della sequenza di A,C,T,G, la nostra vita sarebbe una condanna molecolare dettata principalmente dal caso. Il DNA determina tanto di noi, ma non tutto; ci ricorda che la nostra identità è influenzata in primo luogo da ciò che ereditiamo. Non ereditiamo però solo il nostro aspetto fisico: riceviamo ogni giorno la gravosa eredità degli umori di chi ci sta intorno, ereditiamo le conseguenze delle scelte degli altri e le aspettative che ripongono e rinnovano su di noi, i gesti, le parole di affetto o di rabbia di cui siamo destinatari, i limiti che proveremo a superare o accogliere, i talenti che non abbiamo scelto. Ma allora dove sta la nostra unicità? In cosa possiamo dire la nostra su chi siamo? Penso che la parte più personale della nostra identità sorga nel momento in cui decidiamo come stare di fronte a tutto quello che ereditiamo, ogni giorno. Come scegliamo di porci di fronte al nostro “patrimonio” esistenziale?

Continua a leggere l’articolo su La Libertà del 12 dicembre

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