La pedagogia è di casa a Reggio

La pedagogia è di casa a Reggio Emilia; lo ha evidenziato venerdì 16 novembre il professor Davide Dazzi nell’incontro del ciclo “Pane quotidiano. Tradizione e cultura a Reggio Emilia”, promosso dalla Biblioteca dei Frati Cappuccini di Reggio, di cui il relatore è il responsabile culturale. Quattro i pedagogisti “reggiani” presi in esame: don Vittorio Chiari “un maestro per tutti i ragazzi”; padre Aldo Bergamaschi “una cultura per l’educazione”; Luciano Corradini “per il dialogo pedagogico e per il coinvolgimento della comunità educante”; Loris Malaguzzi “la centralità del bambino”. Sono quattro personalità di rilievo nel campo dell’educazione, con cui Dazzi – insegnante, preside, politico e sindaco – è stato in contatto e con cui ha collaborato. Preoccupazione del relatore è stata quella di evidenziare come essi- due religiosi e due laici – abbiano saputo incidere sia a livello locale che nazionale; il loro apporto, infatti, è ancora attuale e importante. Il loro valore come pedagogisti e il loro ricordo come educatori sono ancora vivi non solo nelle persone che hanno formato ma anche nelle istituzioni. La centralità dello studente, il rapporto tra la famiglia e la scuola, la città come comunità educante, l’associazionismo professionale sono stati alcuni dei temi sui cui Davide Dazzi ha appuntato la sua puntuale analisi, facendo sintesi dell’opera dei quattro pedagogisti. L’incontro, moderato da padre Prospero Rivi, responsabile provinciale dei beni culturali dei Cappuccini, è stato concluso da un ampio dibattito.

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