Si avvicina l’apertura della mostra di presepi

In Battistero invito alla gioia

La festa di san Prospero quest’anno porterà una sorpresa in più. E che sorpresa. Con un impegno alacre e diuturno, l’associazione Presenza ha lavorato al fianco della Diocesi per organizzare una grande mostra di presepi in Battistero, che verrà inaugurata sabato 24 novembre alle 10, un’ora prima del Pontificale presieduto dal Vescovo nella Basilica del santo patrono.
Per cominciare, due parole su “Presenza”: alcuni lettori ricorderanno il ciclo di serate promosse tre anni fa dall’associazione proprio nel Battistero cittadino, in collaborazione con la Pastorale sociale e del lavoro: fu una stimolante carrellata di incontri, aperta nel febbraio 2015 dallo storico Roberto Pertici e conclusa in ottobre dal sociologo Mauro Magatti. Si tratta di un gruppo di persone portatrici di esperienze professionali disparate, unite da una passione verace per la Bellezza; un sentire comune che stavolta ha guidato alcuni membri di “Presenza” alle sorgenti della nostra fede, nei luoghi dove Cristo è nato e ha vissuto. Lì hanno incontrato gli artigiani di Betlemme, eredi della tradizione della produzione di presepi in ulivo autoctono, e i frati francescani della Custodia di Terra Santa, testimoni ed educatori attraverso la proposta delle loro scuole, apprezzate dalla maggioranza degli studenti musulmani e delle loro famiglie.

E così si iniziano a delineare gli ingredienti fondamentali della mostra in allestimento: fede popolare, arte, dialogo interreligioso, solidarietà, ma prima di tutto la gioia di Gesù Bambino, che dà il titolo all’iniziativa. E poi, come tre anni fa, il piacere di trovarsi, di vedere e di conoscere. All’interno dell’evento espositivo, che durerà fino al 6 gennaio 2019, sono infatti contemplati alcuni incontri pubblici, il primo dei quali in programma giovedì 29 novembre alle 21 in vescovado: sarà ospite Carla Benelli, storica dell’arte, collaboratrice dell’associazione Pro Terra Sancta, nonché archeologa, scopritrice – insieme a padre Michele Piccirillo – di diversi siti di grande valore, come ad esempio quello sul monte Nebo, ove si ritiene ubicata la tomba di Mosè.

Continua a leggere tutto l’articolo di Edoardo Tincani su La Libertà del 14 novembre

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