Con il progetto «Levare gli ormeggi» i preadolescenti ci spingono al largo

Catechesi sperimentale per i ragazzi delle medie: alle prime sei unità pastorali se ne aggiungono altrettante quest’anno

Prosegue e si allarga il progetto sperimentale per i preadolescenti attivato lo scorso anno da Ufficio catechistico e Servizio per la pastorale giovanile, sforzo di collaborazione tra uffici diocesani che ha aperto la strada – insieme ad altre esperienze e desideri – ad una condivisione più sistematica tra i vari soggetti diocesani che accompagnano le parrocchie.

Levare gli ormeggi

Levare gli ormeggi è il nome dato a questo progetto: nome suggestivo che intende “prendere sul serio” e accompagnare nella luce della fede cristiana il cambiamento e le sfide evolutive che l’età preadolescenziale porta con sé; ma anche nome profetico, che invita a lasciarsi sorprendere dalle risorse che scopre già presenti nelle comunità della diocesi e dalle energie nuove che sta suscitando.
Nei mesi estivi, il Tavolo di lavoro ha raccolto e rielaborato l’esperienza delle 6 unità pastorali che hanno sperimentato il progetto nello scorso anno. Il materiale predisposto per l’accompagnamento dei catechisti e la progettazione delle attività ha costituito la possibilità di registrare e osservare il percorso esistenziale di educatori e ragazzi con una certa profondità. Oltre che motivo di soddisfazione per le stesse persone coinvolte, la rilettura del cammino fatto ha permesso agli uffici diocesani di raccogliere suggerimenti e indicazioni utili, di migliorare la proposta, di confermare l’impostazione e allargarla ad altre unità pastorali. Il primo anno sperimentale ha poi consentito di preparare il materiale per le seconde medie con maggiore lucidità e precisione.

Significativa aggiunta che si è messa a fuoco nel lavoro di questi mesi – e che è stata esplicitata in ciascuno dei 5 passaggi previsti per ognuno dei 3 anni – è l’indicazione di “Riconoscere lo Spirito Santo” nella vita comunitaria e personale. Spesso dello Spirito Santo si cerca di dare informazioni durante la preparazione prossima al sacramento della Cresima. Volendo essere coerenti con lo stile del progetto, che intende educare alla vita cristiana con un metodo esperienziale di catechesi, suggerimento consegnato ai catechisti/educatori è quello di aiutare i ragazzi a scoprire la presenza dello Spirito già operante nella vita e ad accoglierne le provocazioni per la quotidianità. Il riferimento all’azione dello Spirito, accompagnato dalle immagini delle lenti di occhiali, costella i sussidi della prima e della seconda media, auspicando che smetta di essere un “tema di Cresima” e diventi “un tema di vita”.

Leggi tutto l’articolo su La Libertà del 14 novembre

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