Vita oltre la morte

A Coviolo l’Eucarestia presieduta dal Vescovo

Nella giornata del 2 novembre, in cui il tempo sembra aver ritrovato i suoi ranghi autunnali, monsignor Massimo Camisasca ha celebrato la Commemorazione di tutti i fedeli defunti nel nuovo cimitero suburbano di Coviolo. Un centinaio di fedeli si sono raggruppati nel piccolo ambiente che funge da cappella, in attesa di una sistemazione migliore, per assistere alla santa Messa concelebrata da don Daniele Casini, don Mario Gasparini, don Stefano Tenti e don Patrick Valena con l’assistenza dei diaconi Emer Lusvarghi e Alberto Davolio.

Il vescovo Massimo, nell’omelia, ha esordito dicendo che la preghiera in questa giornata nasce da una convinzione particolare, quella che i defunti esistano, perché non avrebbe senso pregare per persone che sono finite nel nulla. Tuttavia la vita oltre la morte oramai sembra una parola sconosciuta alla maggior parte delle persone. Esse vivono con la convinzione, quasi certa, che con la morte tutto finisca.

Il primo compito di un vescovo, ma anche di tutti i credenti, è quello, ha continuato monsignor Camisasca, di dare a tutti la bella notizia che la vita continua dopo la morte. Quella vita, grande e luminosa, che è iniziata su questa terra con il battesimo, nonostante il peccato che accomuna tutti, continuerà per sempre.

Continua a leggere l’articolo di Giuseppe Maria Codazzi su La Libertà del 7 novembre



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