Il volto dell’anima di Cristina Davoli

La pittrice espone nelle sale dello Spazio Rebell in via Monzermone a Reggio

Il ritratto come ricerca dell’anima: nell’ampio territorio dell’arte figurativa è la prospettiva scelta dalla pittrice Cristina Davoli, che espone per tutto il mese di ottobre nelle sale dello Spazio Rebell, in via Monzermone, nel cuore di Reggio Emilia.
Un percorso che racconta l’evoluzione dell’artista in undici quadri, incompiuti soltanto all’apparenza: “Quando sento di esser riuscita a cogliere l’espressività, il ritratto è finito”, è l’idea che guida l’artista.
Da qui la mostra “Imperfectum”, basata su opere realizzate ad olio su tela, che fissano volti noti (i cantanti Jovanotti, David Bowie, Syd Barrett) e meno noti, legandoli fra loro con quel sottile filo conduttore chiamato sguardo: è lì che Davoli concentra il suo lavoro, non limitandosi a raggiungere l’identità estetica con il volto del soggetto, ma scavandovi dentro fino a trovarvi la chiave di una personalità.
“Ciò che cerco, oltre alla somiglianza, è negli occhi del soggetto: per me è sempre toccante dipingere uno sguardo, è come sfiorare l’anima con il pennello”, conferma la pittrice (nella foto davanti ad alcune delle opere esposte) nelle poche note rilasciate come introduzione alla sua personale.
Reggiana di origine, Cristina Davoli vive e lavora ad Albinea: è lì che ha approfondito in modo autonomo l’interesse e la passione per il disegno e la pittura, coltivati fin dagli anni giovanili.
Accompagnata nella sua formazione dalla pittrice cavriaghese Nicla Ferrari, ha iniziato nel 2009 la sua ricerca sulla figura, dedicando particolare attenzione al ritratto.

Continua a leggere l’articolo su La Libertà del 17 ottobre

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