Lavoro, violenza domestica, abitare… a Luzzara Anteas disegna una cittadina più bella

“E’ una Luzzara più bella e ricca di welfare quella che, da quasi un anno, vede al lavoro una decina di volontari di Anteas (l’associazione nazionale tutte le età attive per la solidarietà promossa dalla Fnp e dalla Cisl) a servizio della comunità tutta e dei nuovi bisogni delle persone”. Sono le parole di William Ballotta, segretario generale Cisl Emilia Centrale nel commentare il progetto “Comunità in ascolto: accorciamo le distanze”.

“Da sempre come associazione – spiega Giuseppe Polichetti, presidente Anteas Emilia Centrale – ci attiviamo per un coinvolgimento della comunità nelle sue eccellenze e, nel rigenerare reti amicali, il progetto nel territorio di Luzzara centra questo obiettivo”.
“Ci eravamo resi conto – spiega Doris Salardi, coordinatrice del progetto – che la cosiddetta fascia grigia di persone in difficoltà, senza lavoro, se non addirittura vittime di violenza era in aumento. Da qui l’idea, all’interno di un progetto finanziato dalla Fondazione Manodori, che ha per capofila il Comune di Quattro Castella, assieme ai Comuni di Correggio, Scandiano, la Cooperativa sociale Pangea, e con partner la stessa Anteas, in partecipazione col Comune di Luzzara. Questo progetto nel paese di Zavattini si è concretizzato con un vero e proprio sportello per le persone”.

Qui, presso il polo sanitario di via Filippini 65, di fianco al Cup, il lunedì, martedì e giovedì, dalle 9 alle 12, “le persone, garantite da riservatezza e anonimato, possono chiedere aiuto per le principali difficoltà sociali che stanno caratterizzando la fine degli anni Dieci”, spiega Sadid Aziz, responsabile per la Bassa della Cisl Emilia Centrale.
“In questo sportello non forniamo soluzioni, ma strumenti per affrontare i problemi – riprende la Saladri – ‘perché voglio conoscere me nel rapporto con gli altri’, come diceva Zavattini che qui visse.

Pubblicizzato dallo scorso ottobre solo con passaparola e volantinaggio o segnalazione diretta, ha visto i volontari dividersi i compiti a seconda delle rispettive competenze: pianeta anziani, lavoro, donne in difficoltà, volontariato e servizi, per i quali si collabora con Comune, Caritas, l’Associazione Non Da Sola, Auser. Nel concreto sono giunte, “in silenzio e con grandissima dignità, donne vittime di violenza domestica, tra cui alcune di origine immigrata, una decina di persone in cerca di lavoro, e altre con diverse esigenze, come ad esempio, alla ricerca di alloggio”.
A disposizione si sono messe la stessa Cisl, con il suo sportello lavoro, gratuitamente un’agenzia interinale (Staff), e giovani come la psicoterapeuta Francesca Cagnolati che cura la formazione degli stessi volontari: “Chiedere aiuto – afferma l’esperta – non è un atto di debolezza, ma di estremo coraggio. Questa luzzarese di Anteas è un’ottima esperienza che può essere replicata anche in altri comuni e dimostra come una comunità possa volersi bene”.

Il progetto, che naturalmente è privo di lucro, durerà due anni, dopo i quali dovrà camminare sulle proprie gambe ed autosostenersi.
A sostengo di questa iniziativa è organizzato il pranzo “Il gusto della solidarietà”, il giorno 14 ottobre, alle 12.30, presso il Centro Sociale limitrofo, dal costo di 20 euro (prenotazioni al 3923772112, 3336696752, 3393506837).

I VOLONTARI PROTAGONISTI
Ecco qui tutti i volontari di Anteas che si stanno alternando nello sportello di Comunità in ascolto: Angela Bertoli, Clementina Lupi, Cosetta Tonin, Cristina Moietta, Doris Salardi, Giorgia Lusetti, Vanni Fava, Lorenzo Bernini, Cristina Salardi, Cristina Manfredini e Mara Bazzoni.

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