Ponte tra formazione e lavoro

Incontro con il direttore generale di IFOA Umberto Lonardoni: la scommessa sui giovani, le competenze trasversali e il mercato

“Formare gli uomini non è come riempire un vaso. È come accendere un fuoco”. La massima di Aristofane che campeggia nella sede reggiana di Ifoa, su un pannello in presidenza, è una delle preferite del direttore generale Umberto Lonardoni.
Originario di Verona, laureato in Matematica a Modena, la città dove ha vissuto per una ventina d’anni prima di trasferirsi a Reggio, coniugato, padre di cinque figli, si definisce un “prodotto interno” di Ifoa, dove è partito nel 1996 e dove è tornato dopo una parentesi professionale come imprenditore, arrivando nel 2011 al timone di questa agenzia per la formazione e il lavoro che ha come missione la crescita delle risorse umane.

Da dove nasce il suo attaccamento a Ifoa?
Dalla sua unicità: una realtà come questa non esiste in altre città. Provenendo da fuori, mi ha sempre stupito sentir dire dalle famiglie di Reggio Emilia che dopo il diploma si andava all’Ifoa come ci s’iscriveva all’università…

Però la formazione professionale non è una vostra esclusiva…
La formazione professionale nasce in ambito cattolico, dai salesiani alle Acli, legandosi per lo più all’inclusione sociale o alla preparazione di ragazzi molto giovani. La storia di Ifoa è un po’ diversa, perché inizia in seno alla Camera di Commercio e ha come fuoco lo sviluppo dell’impresa.

Quando?
Il primo nucleo sorge nel 1971, intorno alla convinzione che le imprese si possono sviluppare se si accrescono le competenze delle persone che ci lavorano. Un’idea rivoluzionaria, per quell’epoca. La Camera di Commercio di Reggio promosse una trasferta in Francia per importare dalle nostre parti le competenze necessarie alla Grande Distribuzione Organizzata, qui agli albori, tant’è che il nome originario di ciò che poi divenne Ifoa era “Centro di Perfezionamento per la Distribuzione Alimentare”.

Da allora anche la vostra agenzia è diventata “grande” e “organizzata”…
Dalla dimensione locale l’agenzia si è estesa prima nei territori limitrofi poi oltre i confini regionali e attualmente vi sono una decina di succursali in giro per l’Italia. Quella di Reggio Emilia rimane l’unica sede legale, amministrativa e di governo del know how, le altre sono più delle filiali commerciali e di produzione. Spesso la formazione professionale, essendo molto legata alle normative regionali, sconta un po’ una sorta di provincialismo; Ifoa ha invece maturato una visione più ampia dei problemi e delle opportunità, seguendo progetti dalla Val d’Aosta alla Sicilia e all’estero.

Continua a leggere tutta l’intervista di Edoardo Tincani a Umberto Lonardoni su La Libertà del 12 settembre

 

 

 

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