Presso le due edicole di Corso Garibaldi (al n. 47 del Viale e al n. 3/A di Via Farini), è disponibile – per tutta la durata della Giarèda la guida illustrata sulla Basilica della Ghiara intitolata “Donne e Madonne. La Ghiara di Reggio Emilia, una Basilica al femminile”. L’opera è stata realizzata da Ivanna Rossi (che risiede appunto in Corso Garibaldi) ed è stata edita da Consulta librieprogetti alla fine dello scorso anno. D’intesa con l’autrice e con la Casa editrice, la Famiglia Artistica Reggina propone una diffusione speciale (al prezzo ridotto di 12,00 Euro) per tutta la durata della Giarèda, cioè dal 5 al 9 settembre, presso le due edicole che si sono rese disponibili alla promozione.
La guida detiene il primato di illustrare le storie di tutte le donne che – assieme alla Madonna – appaiono negli affreschi e nelle tele della Basilica della Ghiara, realizzando un viaggio avvincente tra capolavori d’arte figurativa del Seicento emiliano che hanno fatto definire la Basilica “scrigno d’arte senza pari” da parte doi Federico Zeri.
Oltre lo scritto di Ivanna Rossi e le fotografie di Stanislao Farri, Carlo Vannini e Laura Sassi, il volume accoglie le postfazioni di Stefano Scansani (direttore della Gazzetta di Reggio), di mons. Tiziano Ghirelli (responsabile dei beni artistici della diocesi) e di Brunetto Salvarani (teologo).
Tra le storie che appaiono nella guida meritano una citazione quelle di Santa Apollonia, patrona del mal di denti, di Giaele, che ammazza proditoriamente il suo ospite, e di Ester, che diventa regina dopo un concorso di bellezza. Ma anche di Deborah, che strapazza il comandante dell’esercito, di Abigail, che conquista il cuore di re Davide, e della bella Abisagh, che ne è la badante. Cui si aggiungono Giuditta, nell’atto di mostrare la testa di Oloferne, e Caterina, mentre porge al carnefice il bianco collo… e tante altre.
Ma suscita anche tanti interrogativi. Cosa c’entra Lucrezia Borgia con Reggio? E perché la Madonna di Loreto è patrona dell’aviazione? Che ruolo ebbe a Reggio la pia contessa Brami?
Interrogativi ai quali la guida fornisce esaustive risposte, accostandole alle biografie di artisti famosi come Luca Ferrari (detto “Da Reggio”), Lionello Spada, Alessandro Tiarini, Camillo Gavassetti, Pietro Desani, Orazio Talami, Carlo Bonone, Giovan Battista Barbieri (detto “Il Guercino”), Ludovico Carracci, Alfonso Chierici. Insomma, il meglio della pittura emiliana del Seicento.
Il volume, a cura di Elisa Pellacani, propone risposte a tutti questi interrogativi e evidenzia i caratteri specifici di un edificio sacro che, a buona ragione, è ritenuto un emblema ineguagliabile della fede e dell’operosità dei reggiani, tale da meritare la miglior conoscenza.
La guida di Ivanna Rossi assolve a tali esigenze ed è apprezzabile che se ne sia individuata una particolare diffusione in occasione della festività della Giarèda, a 400 anni dalla costruzione dell’edificio sacro.