Un grazie speciale al nostro Coro diocesano

Da La Libertà del 22 agosto

Mi sono preso il tempo per fare qualche riflessione sull’esperienza che abbiamo vissuto insieme.
Quando abbiamo cominciato a lavorarci, lo scorso mese di dicembre, avevo diversi ‘però’: il tempo a disposizione, i contenuti, le melodie; le persone, le prove, il risultato…
Li ho sempre tenuti a bordo della carreggiata perché, con il gruppo che abbiamo costituito, avevamo chiara la meta; un traguardo carico di significato in sé, per l’IDML, per il coinvolgimento delle nostre comunità, per le implicazioni diocesane.
Papa Francesco arriva dalla fine del mondo. Noi da Reggio Emilia, un puntino nel mappamondo. Ma l’incontro lo volevamo e c’è stato: reale, significativo, forte.

Cosa ho visto a Roma: attesa, energia, tensione emotiva, concentrazione, preghiera, spirito di servizio. Poi un gruppo, una squadra legata da una finalità condivisa, che ha contagiato tutto l’evento e scaldato il risultato. Sono contento perché la differenza l’avete fatta così. E questa esperienza ci accompagnerà per la vita, al di là e oltre il risultato.

A fine novembre ci aspetta la condivisione con la nostra città, la pubblicazione delle partiture e l’incisione del disco che ascolteremo a Natale. Spero possa continuare ad essere il “Nostro progetto”, caratterizzato dagli stessi aggettivi coi quali abbiamo targato la nostra presenza in questo Sinodo dei giovani. E allora sì che potremo cantare ancora “Non ho paura, dirigi tu i miei passi”, con la consapevolezza e la gratificazione di aver portato a termine un proposito e raggiunto un obiettivo che lasceranno il segno: per noi che li abbiamo vissuti, per chi li ha condivisi con noi a distanza, per il messaggio che abbiamo espresso in musica e che continuerà a “ri-suonare” nei cuori di tanti.
È il mio modo per dirvi Grazie… Di cuore.

Giovanni Mareggini



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