Camminando sulla Via Matildica

Centosettanta pellegrini a piedi da Novellara a Lucca, prima di convergere su Roma

Pubblichiamo di seguito i commenti di due ragazze e di un educatore del numeroso gruppo novellarese.

Il 2 agosto la sveglia è suonata presto, è stata la prima di tante: alle 5.30 dovevamo essere nella collegiata di Santo Stefano a Novellara per un momento di preghiera. Quella stessa mattina siamo partiti per Rivalta, la prima di 9 tappe per un totale di 222 km sulla Via Matildica per arrivare a Lucca (Via del Volto Santo).
Eravamo in 170 ragazzi con educatori e adulti organizzatori della logistica che, capitanati da Federico Taschini, hanno dato una grande testimonianza di “mettersi al servizio”, 14 persone che si occupavano di tutti i pasti e di farci trovare pulite tutte le strutture ospitanti al nostro arrivo.
Oltre alla grande gioia di condividere questo percorso con tanti amici, è stata anche una grossa difficoltà. Quando si è in così tanti tutti i tempi sono dilatati: i tempi di cammino, della doccia, della cena, del bagno… e così via. Siamo partiti con un bagaglio di 8 kg e siamo tornati con la consapevolezza che forse ne sarebbe bastato la metà.
Venerdi 10 agosto siamo arrivati a Lucca: è stato davvero emozionante, perché arrivare tutti insieme dopo tanta fatica ha il sapore di vittoria anche se il viaggio ti ha fatto sentire sconfitto, proprio come quel seme che solo se muore è pronto per portare molto frutto. Abbiamo, dunque, fatto morire semi “amari” che erano dentro di noi con l’assoluzione avvenuta a Lucca nella cattedrale che custodisce il Volto Santo, proprio come se dessimo nuova vita a ciò che era morto in precedenza.

Continua a leggere tutte le testimonianze su La Libertà del 22 agosto



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