Da La Libertà del 25 luglio
C’è nel Vangelo di Giovanni una triade di verbi scarni, essenziali, pregnantissimi che basterebbero da soli a sostenere il peso di tutta la teologia del servizio e che delineano compiutamente l’identità ministeriale del sacerdozio indicando la complementarietà della stola e del grembiule.
I tre verbi sono: “Si alzò da tavola”, “Depose le vesti”, “Si cinse un asciugatoio”.
Mercoledì 1 agosto alle ore 21 nel chiostro del Centro diocesano di spiritualità e cultura di Marola, Lucia Spreafico, docente e attrice teatrale, darà voce alle parole di don Tonino Bello a commento del Giovedì Santo raccolte nel volumetto “Stola e Grembiule” (si veda la locandina a fianco).
Monsignor Tonino Bello, “il sognatore di Dio che anticipò Papa Francesco”, vescovo di Molfetta e presidente nazionale di Pax Christi, del quale ricorre quest’anno il venticinquesimo anniversario della morte – avvenuta nell’aprile del 1993 – è una delle voci profetiche della Chiesa italiana.
Per lui la Congregazione per le cause dei santi ha di recente avviato il processo di beatificazione.
Le musiche che sosterranno e dialogheranno con le parole “musicali” di don Tonino composte da importanti autori contemporanei – fra i quali figurano Lou Harrison, Gareth Farr, Alec Wilder – verranno eseguite da Giovanni Mareggini al flauto e da Edoardo Ponzi alle percussioni.
Questo duo piuttosto inusuale ma ricco di varie componenti timbriche e di grande fascino, sarà una sorta di voce di quegli “umili” che il Salmo 34 (preso come motto episcopale del vescovo di Molfetta) vuole ascoltatori e destinatari della gioia di Cristo.
Un appuntamentro di grande interesse spirituale e culturale promosso da Istituto diocesano di Musica e Liturgia “Don Luigi Guglielmi” di Reggio Emilia, Hospice Casa Madonna dell’Uliveto di Montericco e Centro diocesano di spiritualità e cultura di Marola. In caso di maltempo, l’appuntamento si terrà nell’adiacente badia romanica.
Antonio Burani