Testi anti-solitudine in carcere

L’ora di lettura con i coniugi Giovanni Borghi e Carla Mazzoni è stata un momento atteso nel reparto di tutela della salute mentale della Casa circondariale di Reggio

“Tutto è partito dal desiderio di passare del tempo con le persone ricoverate nell’ex Opg e di dedicare loro attenzioni. Sentivamo che era la cosa della quale loro avevano più bisogno”. Giovanni Borghi, con un passato da educatore all’Oratorio di Sant’Ilario e un presente da attore e collaboratore al Teatro “L’Attesa”, fa questa premessa quando gli chiedo di raccontarmi l’iniziativa culturale che lui e sua moglie Carla Mazzoni hanno condotto tra le mura del reparto “Articolazione tutela della salute mentale in carcere” presso l’Istituto Penitenziario di Reggio Emilia.

Incontri di lettura
Dal desiderio di Giovanni e Carla è nato il “Libroforum”, un laboratorio di lettura dedicato al romanzo “Lo Stralisco” di Roberto Piumini. L’iniziativa ha coinvolto una ventina di persone ricoverate a Reggio da febbraio alla fine di maggio. La partecipazione è via via cresciuta nel corso dei mesi al punto che dall’ora settimanale prevista inizialmente per poter accogliere il primo gruppo di sedici iscritti, Giovanni e Carla hanno raddoppiato l’impegno per offrire la possibilità di partecipare anche a un secondo gruppo di persone il cui desiderio di frequentare le attività era stato suscitato dai racconti dei primi corsisti. L’appuntamento con il “Libroforum” è diventato sempre più atteso.

I coniugi santilariesi da due anni e mezzo partecipano alla Messa domenicale presieduta da don Daniele Simonazzi per i detenuti psichiatrici del penitenziario. “Ascoltando le intenzioni di preghiera e fermandoci dopo la santa Messa a parlare con le persone ricoverate – racconta Carla – abbiamo notato che c’era l’opportunità per proporre un percorso culturale e tramite don Daniele abbiamo avanzato la proposta alla direzione della Casa circondariale”. Poi quando il progetto ha preso forma Giovanni e Carla sono stati accompagnati e incoraggiati da Vera e Stefania, le terapiste della riabilitazione.
Carla, già insegnante di scuola primaria, propone di leggere il romanzo per ragazzi “Lo Stralisco” che aveva utilizzato in classe.

La storia narrata da Roberto Piumini si svolge nell’antica Turchia dove viveva, nella terra di Nactumal, un potente signore, Ganuan, con il figlio Madurer. Madurer è un bambino affetto da una rara malattia che gli impedisce di vivere all’aria aperta e di vedere la luce, è recluso in casa propria per motivi di salute. Ganuan, per l’undicesimo compleanno di Madurer, invita al palazzo un pittore di nome Sakumat e gli affida l’incarico di abbellire le pareti delle stanze con figure e colori. Il pittore accetta e nasce con il bambino una grande amicizia. Sakumat e Madurer decidono, volta per volta, cosa dipingere in base a quello che il bambino racconta di aver visto sulle illustrazioni dei libri o di aver sentito dai racconti.

Leggi il testo completo dell’articolo di Emanuele Borghi su La Libertà del 25 luglio

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