Calcio e integrazione: squadra afro-reggiana prima per punti, gol e disciplina

C’è un indiscusso successo sportivo (la vittoria del campionato provinciale di calcio Amatori Uisp), ma, soprattutto, c’è una grande e originale storia di integrazione a sancire il successo della “Polisportiva Zelig-Marenostrum”, nata dalla collaborazione tra l’Associazione sportiva dilettantistica “Zelig” di San Rigo e la cooperativa sociale Dimora d’Abramo, capofila della rete che include Ceis, Centro sociale Papa Giovanni XXIII e la cooperativa Ballarò nell’accoglienza straordinaria dei richiedenti asilo.

Nata nel settembre 2016 nell’ambito di un progetto di integrazione che coinvolge  giovani ragazzi provenienti da diversi paesi africani (Gambia, Senegal, Costa d’Avorio, Mali, Guinea, Ghana e Camerun), la squadra, insieme al primo posto in classifica, si è aggiudicata anche il primo posto nella classifica marcatori, con il bomber  Moussa Kamagate e, per il secondo anno consecutivo,  la  “Coppa disciplina” per il comportamento tenuto in campo.

“Come associazione sportiva dilettantistica — sottolinea Gianluca Riva, dirigente dell’associazione che ha sede nel centro Biasola di San Rigo — è evidente che siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti in campo, ma, prima ancora, di un percorso di integrazione, di conoscenza, di dialogo e di testimonianza che rappresenta una ricchezza non solo per i ragazzi coinvolti, ma per tutti coloro che fanno riferimento al centro sociale Biasola, per quanti seguono la squadra e per chi – da giocatore o da tifoso – ha partecipato al campionato”.

La Polisportiva Zelig è attiva da oltre 25 anni, “tutti dedicati – spiega Riva – alla promozione di attività di aggregazione tra persone di ogni età, etnia, religione e cultura, e proprio in questo senso abbiamo spinto in modo particolare, grazie all’Uisp, sullo sport e soprattutto sul calcio, universalmente conosciuto e praticato, economicamente accessibile a tutti e fondato proprio sul gioco di squadra, sulla comprensione, sull’aiuto reciproco, sul desiderio di affermarsi con l’impegno, nel rispetto di regole e senza forme di prevaricazione”.

La Polisportiva Zelig-Marenostrum (che Riva definisce una “nazionale multi-razziale”) lega il suo nome alla prima vasta operazione di soccorso in mare ai migranti varata nell’ottobre 2013 ed è guidata da un tandem di mister rigorosamente afro-reggiano, composto da Yaressi Bourama (che è capitano) e Gianfranco Fontanili.

“Lo stare insieme, il condividere allenamenti e partite, l’essere protagonisti di nuove relazioni che passano anche dalle attività di volontariato che i giovani richiedenti asilo svolgono nel parco pubblico di Biasola – spiega Riva – ha cementato nuovi rapporti di amicizia, ha fatto crescere la reciproca fiducia e ha consentito anche una migliore comprensione della complessità del fenomeno delle migrazioni, consentendo di superare quei pregiudizi, quelle tendenze al rifiuto o quelle strumentalizzazioni che crescono quando non ci si incontra, non si parla e non si condivide”.

Particolare soddisfazione viene espressa dalla cooperativa sociale Dimora d’Abramo, che accoglie i giovani africani partecipanti al progetto. “Questa squadra – sottolinea il presidente, Luigi Codeluppi – rappresenta uno degli esempi d’eccellenza di quei percorsi di integrazione tra persone e cultura che possono e devono orientare l’accoglienza, evitando non solo tensioni e conflitti, ma andando anche oltre quelle convivenze sulle quali dominano spesso sensi di estraneità e climi di sospetto”.

“Siamo davvero grati – conclude Codeluppi – alla Polisportiva Zelig per la collaborazione che da anni ci offre con attenzione e sensibilità rispetto alle storie e, oltre che del risultato sportivo che premia l’impegno dei ragazzi reggiani e dei giovani richiedenti asilo, siamo a maggior ragione lieti del fatto che la squadra abbia primeggiato anche nella “Coppa Disciplina” e, in questo modo, si sia configurata anche come esempio di correttezza nella competizione sportiva”.

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