Tre antichi organi in restauro

Nelle chiese di Luzzara e Brugneto e nel Duomo di Guastalla

È la prima volta in diocesi che tre comuni confinanti hanno in restauro contemporaneamente gli organi a canne delle loro parrocchiali. Si tratta dell’organo Poncini-Montesanti della parrocchiale di Luzzara, dell’Andrea Boschini della parrocchiale di Brugneto e del Giuseppe II Serassi del Duomo di Guastalla. Tre strumenti molto importanti che hanno alle spalle secoli di storia.

Luzzara

L’organo della parrocchiale di Luzzara fu edificato nel 1785 da Antonio Negri Poncini di Parma, tra gli ultimi discendenti di una nota famiglia di organari di Parma. Antonio Negri costruì pochi organi che per altro ebbero poca fortuna, infatti non erano all’altezza del livello qualitativo raggiunto dai suoi predecessori. Lo stesso organo di Luzzara, pochi anni dopo la sua costruzione, era già in cattivo stato di funzionamento. Il compianto organologo Oscar Mischiati che l’aveva visto oltre 30 anni fa capì immediatamente che l’organo attuale era, almeno in parte, di altra mano, cioè dei Montesanti di Mantova.

Nonostante i tanti documenti ritrovati non è uscito il nome dell’artefice, ma una nota in una visita pastorale del 1829 afferma che l’organo era appena stato costruito. Nel corso del restauro da parte della locale bottega organaria di Federico e Pierpaolo Bigi è stato possibile constatare con facilità che le modalità costruttive, le segnature nonché le file delle canne aggiunte erano opera dall’ultimo esponente dei Montesanti, Ferdinando (1787-1860). I Montesanti sono stati una gloriosa bottega mantovana che ha operato da inizio Settecento sino al 1859. Pertanto Ferdinando rifece tutta “la macchina” compreso il somiere maestro e le meccaniche mantenendo parte delle canne di Poncini e aggiornandolo con alcuni nuovi registri di colore. Nel corso del meticoloso restauro sono state ricostruite la tastiera e la pedaliera in copia al Ferdinando Montensanti (1834) del Santuario di Montericco.
L’organo sarà inaugurato il prossimo il prossimo 22 settembre da Primo Iotti con i Sacris Concetuum Cantores.

Continua a leggere tutto l’articolo di Federico Lorenzani su La Libertà dell’11 luglio

 

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