Il sole nel pozzo: da scuola in soccorso al Burkina Faso

Il progetto è della 4a B dell’Istituto «Nobili»

“Il sole nel pozzo”, ovvero quando la scuola mette le proprie conoscenze tecniche a servizio del prossimo progettando un impianto automatico per l’estrazione dell’acqua in Burkina Faso, nella zona desertica del Sahel. è questo l’importante progetto messo a punto dagli alunni della 4a B del settore Tecnico indirizzo Meccatronica dell’Iis Nobili di Reggio Emilia, insieme al professor Paolo Di Lorenzo, con l’obiettivo di sostenere l’attività dell’associazione di volontariato internazionale Amurt “Ananda Marga Universal Relief Team” in Burkina Faso. Dopo aver realizzato la scuola e la clinica in un piccolo villaggio, infatti, la sezione di Amurt di Viadana sta intensificando la fase agricola e idrica della missione sempre al fine di promuovere l’autonomia della popolazione.

“Per questo accanto al nuovo impianto alimentato da pannelli fotovoltaici abbiamo deciso di lasciare quello manuale in caso di emergenza – spiegano gli alunni di 4a B che nel loro lavoro non hanno tralasciato nessun dettaglio –; il pannello fotovoltaico permette la produzione di energia elettrica in corrente continua che, attraverso cavi a tenuta stagna, raggiunge tre dispositivi sommersi, cioè inverter, motore e pompa idraulica, che permetteranno di estrarre fino a 2 litri di acqua al secondo che verrà così accumulata in un serbatoio di raccolta a disposizione della popolazione, che potrà quindi risparmiare tempo e forza lavoro”.

Leggi tutto l’articolo di Francesca Manini su La Libertà del 30 maggio

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