Marola, Abbazia matildica, 26 maggio: convegno «La montagna benedettina»

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Monsignor Giovanni Costi introduce con questo articolo il convegno della mattina di sabato 26 maggio a Marola, il cui programma è a fianco.

Il terzo Convegno dell’Abbazia matildica di Marola, fissato per sabato 26 maggio, presenterà una serie di relazioni di studio sul tema: La montagna benedettina.
La presenza dei monaci benedettini a Marola è databile a partire dai primi decenni del 1100, legati al grande progetto politico-economico-sociale della Contessa Matilde di Canossa (1046-1115), che nei suoi territori nevralgici istituiva hospitali, monasteri, abbazie, con la presenza di religiosi, appartenenti all’Ordine di san Benedetto da Norcia (480 ca.-547).

I Benedettini, fondati nel 529 circa, diffusi in Italia e nell’intera Europa a partire dal secolo VI, grazie alle missioni di evangelizzazione, promosse dal papa Gregorio Magno (540 ca.-604), e favoriti dalla legislazione dei sovrani carolingi, attraverso il Capitolare di Aquisgrana dell’817, costituirono una forza promozionale in campo sociale, giuridico e religioso per le popolazioni.
In questa scia si inserisce l’abbazia benedettino-matildica di Marola, quasi al centro del territorio appenninico reggiano.
Marola, trovandosi nella verticale fra Canossa e Carpineti, dimore abituali della Contessa, dovette necessariamente essere attraversata in tutta la sua vasta selva da Matilde.

Continua a leggere l’articolo di Giovanni Costi su La Libertà del 16 maggio

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