Un futuro alle scuole dei poveri

Nuova lettera da don Ganapini: quasi un testamento spirituale

Stavolta don Pietro ha telefonato due volte in redazione (con un tono di voce sempre gioioso): la prima per preannunciarci la sua lettera, scritta dalla Casa della Carità di Tongarivo (Antananarivo) e datata 7 maggio 2018, la seconda per chiederci conferma che fosse arrivata, tramite l’ufficio di Rtm in Madagascar. Ecco la lettera: un testo in cui, oltre a raccomandare le scuole degli alunni poveri, aiutate dall’associazione “Amga”, il patriarca della missione guarda con molta umiltà al futuro, per il bene del popolo malgascio. Quasi un testamento spirituale, affidato alla Santa Vergine.

Carissimi amici dell’Amga, del Cmd, di Rtm, di La Libertà, dei Servi della Chiesa, del Rotary club di Parma Est… e tutti voi che in qualche modo date una mano a questo vostro fratello ormai vecchio, ma sempre missionario “jusqu’au bout”, diciamo con Filippo quando ci salutiamo, “fino alla fine”…
Vi invio un saluto in Cristo risorto: siamo ancora nel tempo di Pasqua. Un saluto che vuole essere pure un ringraziamento per quello che avete fatto e continuate a fare, specialmente per le nostre piccole scuole dei bimbi poveri della campagna, diocesi di Tananarive. Sì, la riconoscenza l’ho già espressa anche nella lettera del resoconto del 2017, inviata al Cmd. Se qualcuno di voi vuole informarsi meglio e in dettaglio per le varie spese, può rivolgersi al Cmd.

Mi perdonerete se parlo un po’ del sottoscritto. Ma quello che voglio dire non è tanto il parlare di me, che sono quel che sono; ma pensare un attimo al futuro della nostra Amga (Amici di don Ganapini, ndr), come ha fatto il caro don Giovanni Voltolini che ci ha lasciato 9 anni fa. I suoi amici infatti hanno voluto che continuasse l’opera di aiuto alle scuole dei poveri chiamandole le “scuole del Dongio”, dico bene?

Continua a leggere le parole di Pietro Ganapini  su La Libertà del 16 maggio

 



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