AC: i giovanissimi ad Assisi sulle orme di san Francesco

 

Il 29 e 30 aprile un bel gruppo di ragazzi dell’Azione Cattolica Ragazzi e dell’Azione Cattolica Giovani, dalla 2a media alla 2a superiore, ha partecipato al “Pellegrinaggio di Primavera” che quest’anno ha avuto come meta Assisi.

La partenza
Piazzale Europa domenica 29 aprile, due pullman: uno grande per i ragazzi delle medie e uno più piccolo, rosso, con il cavallino rampante sul portellone… per i ragazzi delle superiori. Eh sì, perché ci hanno detto che quel pullman lì fa il tour per la Ferrari! Quindi, giusto per noi! In tutto siamo in 88: si parte!

La location
L’autostrada è libera e in perfetto orario siamo ad Assisi, alloggiamo in due location, dietro Santa Maria degli Angeli, vicinissime tra loro.
La location per i ragazzi delle medie è divisa in tre casette autogestite che si affacciano su un cortile immenso con prati, ulivi e viti a perdita d’occhio… Una meraviglia.
Dopo il pranzetto al sacco, tutti i ragazzi si rilassano con giochi, chiacchiere al sole, tiri al pallone.
La dimensione delle casette permette di sentirci in famiglia, a casa nostra.

La Messa
Al centro dell’immenso cortile, c’è una chiesetta bellissima costruita sullo stile della Porziuncola, qui ci aspetta fra Stefano Tondelli, originario della parrocchia di Fatima, che ha lasciato a 20 anni, insieme all’amico Matteo, per seguire il Signore sui passi di Francesco. Per fra Stefano è l’occasione di raccontare il suo sì al Signore, vede nei ragazzi presenti i figli di tanti suoi amici.
“Siete venuti ad Assisi per fare esperienza di felicità!” Stefano sa accendere i cuori giovani di desiderio di bene, di vita donata, di coraggio, di sacrificio, di impegno. Grazie!

San Damiano
Partiamo allora per andare a scoprire dove Francesco ha sentito il Signore. Sulla via di San Damiano, lungo la strada, ci aspetta una suorina giovane e molta cara ai ragazzi della parrocchia di Fatima, suor Sara Narcisi: è un’altra giovane di quella parrocchia che ha detto sì al Signore seguendo Francesco.
Sara ci fa sognare, ci spiega che Francesco non ha lasciato il suo sogno di diventare cavaliere, ma è diventato cavaliere del Signore e per questo ha donato la vita!

Continua a leggere l’articolo dell’équipe Acr su La Libertà del 9 maggio

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