Unindustria: Realizzazione di analisi dei bilanci delle imprese reggiane

Unindustria Reggio Emilia ha analizzato i bilanci delle imprese reggiane degli ultimi tre anni (2014, 2015 e 2016). L’analisi ha riguardato i bilanci delle società di capitali della provincia di Reggio Emilia. L’universo osservato è risultato pari a 1.356 società manifatturiere, quindi una base dati consistente e soprattutto significativa per valutare  performance economiche, patrimoniali e finanziarie.

Nel 2016 gli indicatori hanno mostrato chiari segnali di miglioramento rispetto all’inizio del triennio, che confermano il rafforzamento già emerso nell’anno precedente.

Il volume di ricavi è stato di 14,6 miliardi di euro, i settori che hanno contribuito maggiormente sono stati: metalmeccanica (58,5%), alimentare (11,6%), moda (9,8%) e ceramica (8,6%).

Nel 2016 il fatturato ha registrato un +3,3%, in leggero rallentamento rispetto al 2015 (+4,1).

Gli andamenti delle vendite evidenziano dinamiche positive, pur con dimensioni diverse: la metalmeccanica presenta una crescita nei volumi del  4%. Prosegue anche l’espansione in termini di fatturato della ceramica (5,9%) e della gomma-plastica (6,1%).

Emerge inoltre che le piccole e medie imprese hanno fatto meglio delle grandi, mentre le micro imprese registrano una contrazione del fatturato del 6,9%.

Il valore aggiunto ha accelerato ed è cresciuto ad un tasso del 7,5% (+5,8% nel periodo precedente). Le imprese più strutturate hanno performato meglio delle PMI: +8,4% per le grandi (+5,9% del 2015), +7,5% per le piccole e +7,3% per le medie.

Il costo del lavoro si mantiene in crescita (+4,2%) come avvenuto nell’anno precedente (+3,4%).

Sono le grandi industrie ad evidenziare la dinamica più sostenuta (+5%), mentre le imprese di piccole e medie dimensioni si collocano rispettivamente al 4,9% e al 4,3%.

Il costo del lavoro per unità di prodotto (CLUP) si attesta al 58,7%, in calo di oltre un punto e mezzo rispetto al 2015 (60,5%). Si evidenzia quindi un aumento di competitività delle società reggiane.

Tutte le classi dimensionali evidenziano un miglioramento dell’indicatore nel corso degli ultimi tre esercizi, anche se permangono gap di produttività: le imprese maggiori hanno nel 2016 un CLUP del 54,8%, circa 5 punti percentuali inferiore rispetto a quello delle medie (60,1%), che fanno meglio delle piccole (65,4%) e delle micro (67,5%).

Il livello inferiore del CLUP nelle grandi industrie è riconducibile alla maggior intensità di capitale dei processi produttivi adottate da quest’ultime.

Il margine operativo lordo (MOL) ha accelerato il ritmo di crescita nel 2016 per tutte le classi dimensionali; sono le grandi imprese a far registrare la performance migliore (+17,6%), a conferma della loro maggiore produttività, grazie alla quale il costo del lavoro incide in maniera meno rilevante sui margini.

Le piccole e le medie hanno accresciuto i margini lordi dell’11,4%, mentre le micro imprese hanno registrato un tasso di crescita del 3,8%.

La dinamica del cash flow indica che negli ultimi tre anni le aziende del nostro territorio hanno accresciuto la capacità di generare internamente flussi di cassa utili per finanziarie attività corrente ed investimenti di lungo periodo (+6,8%).

L’utile complessivo del campione è passato dai 515 milioni ai 700 milioni (+36,1% rispetto a due anni prima).

Nel 2016 sono aumentate, rispetto ai due anni precedenti, le realtà in utile (da 82,7% a 87,4%), ed è migliorata la redditività, soprattutto per i comparti di chimica (92,6%), plastica (90,2%) e metalmeccanica (88,6%).

Il ritorno sugli investimenti (ROI) rimane stabile su valori di poco superiori al 5%.

Una delle determinanti fondamentali di questo valore è il rendimento delle vendite (ROS) che, nell’ultimo triennio, è cresciuto in misura più accentuata nelle grandi (dal 4,8% al 6,4%) e nelle medie imprese (dal 3,9% al 5%).

La redditività del capitale proprio (ROE) ha mostrato una tendenza alla crescita dal 7,6% del 2014 al 9,6% del 2016. Il miglioramento della redditività esteso a tutte le dimensioni di impresa.

Il capitale netto è cresciuto del 6% tra il 2015 e il 2016, con aumenti diffusi a tutte le classi dimensionali.

Il processo di ricapitalizzazione dura ormai da qualche anno: rispetto al 2014, il capitale netto è cresciuto in media del 14,5%, con aumenti più accentuati nelle imprese di medie e grandi dimensione.

Il Presidente di Unindustria, Mauro Severi ha così commentato: “L’analisi dei bilanci realizzata dai nostri Uffici conferma il consolidamento strutturale delle imprese reggiane all’interno di un ciclo economico non semplice e caratterizzato da frequenti discontinuità. Rileviamo che molti indicatori – prosegue Severi –attestano che a Reggio Emilia vige un modello di “fare impresa” corretto, responsabile ma anche vincente e di prospettiva per il benessere del territorio. Questi buoni risultati – conclude il Presidente  – non ci devono far dimenticare la complessità delle sfide cui siamo chiamati, dal potenziamento del sistema della  formazione, all’adeguamento infrastrutturale, alla diffusione sempre più capillare delle nuove tecnologie digitali”.

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