Lite in casa con elettrodomestici

Un brano da «Under e over» (il 6 maggio alle 17 a Albinea)

Domenica 6 maggio alle ore 17, presso la Sala civica del Comune di Albinea, in via Morandi 9, verrà presentato il nuovo libro di Franco Zanichelli, nostro collaboratore, dal titolo “Under e over”.
Il brano che segue – “In famiglia” – è estrapolato dal libro stesso quale anticipazione per i lettori de La Libertà.

Ho litigato con mia moglie Carola; o forse lei ha litigato con me: non ha importanza, diciamo che abbiamo litigato. Succede raramente, ma ogni tanto succede.
Stavo guardando la televisione, una partita del Sei Nazioni di rugby: Italia contro Galles, l’unica partita che la nostra nazionale gioca alla pari, perché quando si gioca per esempio contro Inghilterra e Irlanda non c’è partita, sono troppo forti.
Mi piace molto il rugby, è un gioco maschio con placcaggi ruvidi al limite del violento, giocato da giganti veloci e potenti che non fingono mai di farsi male; se qualcuno rimane fermo a terra è perché si è fatto male davvero.
E con un estremo rispetto per l’avversario, per l’arbitro e per i tifosi della squadra avversaria, insieme ai quali si vede la partita senza recinti e con i quali ci si trova spesso, nel dopo gara, per bere una birra insieme, qualunque sia stato il risultato: detto in breve, l’esatto contrario di quanto avviene sui campi di calcio.

Il punteggio era sul sei pari, quando Carola ha cominciato a passare l’aspirapolvere sul tappeto. Le ho chiesto se poteva aspettare un po’, ma, assicurandomi che era solo un attimo, ha continuato.
L’attimo di Carola lo conosco bene, è come il “solo cinque minuti” che ti commina il barbiere quando aspetti il tuo turno e che diventano sempre almeno venti.
L’Italia stava da un po’ nei ventidue metri dell’area avversaria e la meta, l’equivalente del gol nel calcio, sembrava questione di poco tempo.
Le ho chiesto di nuovo se poteva smettere, ma la questione dell’attimo è saltata fuori di nuovo e lei ha continuato imperterrita, impedendomi di sentire il commento tecnico del giornalista che seguiva la partita e compromettendo, con il suo andare e venire, anche la visione dello spettacolo.

Continua a leggere l’articolo di Franco Zanichelli su La Libertà del 2 maggio

 

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