«Ganciamoci» in parrocchia

Laboratori di creatività e incontri aperti anche alle persone disabili

Le persone disabili, quando non adeguatamente accompagnate, possono fare un passo indietro se incontrano difficoltà ad inserirsi in un gruppo. Lo sanno bene a Bagnolo in Piano dove nel luglio 2016 è nato il gruppo “Ganciamoci” con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità parrocchiale e favorire la partecipazione delle persone disabili nella vita comune.
Che si tratti di grest, catechismo o attività sportive, i tutor del gruppo “Ganciamoci” (una decina di persone) si attivano per individuare le soluzioni più opportune affinché l’inserimento avvenga. Non intervengono direttamente “sul campo”, ma collaborano con gli educatori per attivare le risorse necessarie con il fine di inserire le persone con disabilità nella comunità parrocchiale. Dall’altro lato, nei confronti dei ragazzi con disabilità e delle loro famiglie, i tutor hanno instaurato un percorso di accoglienza e dialogo, anche se con difficoltà.

A distanza di quasi due anni dall’avvio della proposta, “Ganciamoci” riceve ora un importante riconoscimento nazionale. Si è infatti aggiudicato il terzo premio all’edizione 2017-2018 del concorso “Don Giovanni Brugnani” promosso dal Movimento Apostolico Ciechi (MAC). L’iniziativa è rivolta alle parrocchie che si impegnano per includere nella loro vita e nelle loro attività le persone disabili. “Siamo orgogliosi del riconoscimento. Ganciamoci è nato per promuovere iniziative di sensibilizzazione – spiega Marina Grazioli, persona non vedente e tutor del gruppo – ma ben presto ci siamo resi conto che era necessario supportare l’attività di sensibilizzazione con alcune iniziative per favorire direttamente l’inserimento”.

Sono nati così laboratori creativi e di cucina (aperti a tutta la comunità) e serate con i gruppi del post cresima dell’unità pastorale bagnolese. Attività che hanno favorito la socializzazione e la cooperazione tra i ragazzi coinvolti, in contesti inclusivi. A questo scopo il gruppo parrocchiale ha chiesto la collaborazione del SAP (Servizio di Aiuto alla Persona) del Comune di Bagnolo, che abitualmente offre occasioni di socializzazione a persone con disabilità.
Prima dell’avvio dei laboratori i tutor hanno formato gli educatori coinvolti sulle specificità del progetto.

Continua a leggere l’articolo di Emanuele Borghi su La Libertà del 2 maggio

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.