Preadolescenti: percorso sperimentale di catechesi

Martedì 17 aprile alle 20.30 presso l’Oratorio «Don Bosco» di via Adua a Reggio la presentazione del progetto

Non è raro ascoltare gli sfoghi di catechisti ed educatori dei “ragazzi delle medie”! La fatica di accompagnare questi ragazzi è probabilmente una delle situazioni più complesse che si trova a vivere chi si occupa di educazione nelle nostre comunità. Più profondamente, si fa strada l’idea che lo stesso “impianto strutturale” con cui le parrocchie si propongono a loro è molto deficitario, inadeguato all’età e al contesto. Occorre riconoscere, infatti, che quando si portò in avanti l’età della cresima (fino ai 12-13 anni), si pensò semplicemente di prolungare il percorso catechistico di preparazione mantenendo immutata l’impostazione classica, scolastica e modellata sui bambini; parimenti, dalla cresima in poi si è cominciato a fare pastorale “giovanile”. Così facendo, la preadolescenza (11-14 anni) si trova spesso nettamente divisa in due, accompagnata da strutture educative entrambe inadeguate perché non considerano la specificità psico-pedagogica di questa fascia d’età.

Obiettivo della proposta – che, dopo due anni di lavoro e sperimentazione, Ufficio Catechistico e Servizio per la Pastorale Giovanile presentano a tutta la nostra Chiesa – è dedicare un’attenzione specifica ai ragazzi preadolescenti, prendendoci cura delle particolarità di questo tempo dell’età evolutiva, diverso da ciò che lo precede (infanzia) e da ciò che lo segue (adolescenza): a partire dalle condizioni di vita di questa fascia d’età proponiamo un annuncio della fede cristiana e un’esperienza ecclesiale che siano in sintonia con le dinamiche del loro sviluppo.

Leggi tutto l’articolo di Stefano Borghi e Carlo Pagliari su La Libertà dell’11 aprile



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