Il Vescovo a 500 adolescenti: «Lasciatevi colpire dalla vita»

«Non temere, Maria» era il tema della Gmg diocesana

Il “Non temere, Maria” dell’angelo Gabriele è stato l’invito che ha segnato la Giornata Mondiale della Gioventù di quest’anno, celebrata domenica 25 marzo a livello diocesano. è un invito sfidante fatto ad una ragazzina adolescente di Palestina e che è stato carico di promessa di vita e di storia. Maria adolescente, all’inizio della sua vicenda di donna, così come i 500 ragazzi presenti, ognuno col suo carico di domande.
Siamo entrati dentro all’icona biblica dell’annunciazione attraverso tre momenti declinati con tre linguaggi: la narrazione della storia di “Oscar e la dama in rosa”, il dialogo e il confronto con coetanei ed educatori e infine una liturgia di affidamento a Maria.

Nella prima ora in Cattedrale l’attrice Esther Grigoli, il disegnatore Francesco De Benedittis e il musicista Marco Chiussi hanno costruito la narrazione molto suggestiva e toccante dell’opera dell’autore francese Eric-Emmanuel Schmidt, in un silenzio attento e profondo dei ragazzi.

“Oscar trova il coraggio nell’incontro con due persone: prima con nonna Rosa e poi con Dio – ha commentato il vescovo Massimo al termine dello spettacolo. Quando ero ragazzo ciò che più mi spaventava era me stesso, cioè di non riuscire ad aprirmi alla vita, di non farmi stupire dalla vita, di rinunciare a combattere. Non è così strano, secondo me. Rinunciare a vivere non è necessariamente il suicidio, ma è anche accettare la mediocrità, la superficialità o il non senso. Allora la domanda per me era: accettare la mediocrità oppure no? E se non avessi fatto degli incontri significativi non sarei riuscito ad uscire allo scoperto. Alla vostra età è importante avere gli amici giusti e gli adulti giusti, che amano la vostra vita più di quello che loro pensano di essa. Persone che possono accompagnarmi volendomi davvero bene, il mio bene, dentro a questo cammino di vita che è poi il cammino verso Dio, come è stato per Oscar. L’unica strada allora per uscire dalla paura sono amici e maestri: amici che ci sostengono nel cammino e non ci lasciano soli, e maestri che fanno luce e ci portano verso la luce”.

Continua a leggere tutto l’articolo di Carlo Pagliari su La Libertà dell’11 aprile

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