Unindustria Reggio Emilia prosegue nel sostegno alla Scuola di Dottorato in Ingegneria dell’Innovazione industriale di Reggio Emilia, mettendo a disposizione due borse di studio triennali.
Ad usufruire dei fondi Cesare Signorini, 30 anni, laureato in Ingegneria Civile – che svolge il dottorando sotto la supervisione scientifica di Enrico Radi, docente di Scienza delle Costruzioni presso l’Università di Modena e Reggio Emilia – che, tra i vari argomenti di ricerca affrontati, si occuperà anche del consolidamento statico e sismico degli edifici, un tema di grande attualità.
A lui si aggiunge Andrea Sorrentino, 27 anni, laureato in Ingegneria Meccatronica, che – seguito dal tutor Davide Castagnetti, docente di Costruzioni di Macchine del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria di Unimore – studierà progettazione avanzata di componenti meccanici.
Nei giorni scorsi presso la sede di via Toschi Mauro Severi, Presidente Unindustria Reggio Emilia, ha incontrato il Rettore di Unimore Angelo Oreste Andrisano, Mauro Dell’Amico, direttore della Scuola di Dottorato, i tutor universitari e i due dottorandi.
“Il dottorato di ricerca rappresenta il terzo e più alto ciclo dell’istruzione universitaria ed ha una durata triennale, ora non è più solo il primo gradino della carriera accademica, ma un’importante opportunità per le imprese di accedere a profili di alto livello nel campo della ricerca e della gestione di progetti. Riteniamo che la ricerca e l’innovazione siano indispensabili per le nostre industrie e che occorra promuovere la collaborazione tra Università e mondo produttivo per favorire la realizzazione di progetti di innovazione di processo e di prodotto – spiega Severi – Le borse di studio servono quindi a sostenere il percorso di giovani dottorandi che svilupperanno progetti di ricerca e trasferimento tecnologico nelle imprese associate”.
L’evoluzione dei sistemi di progettazione e la rivisitazione della manifattura in un’ottica 4.0 forniscono strumenti e sfide per la crescita delle aziende.
Questo apre scenari particolarmente interessanti e radicalmente innovativi, primo tra tutti relativamente all’ottimizzazione strutturale di componenti e sistemi.
I progetti di ricerca si incentrano proprio su questo, con interesse generale verso strutture e componenti classici della costruzione di macchine, ove l’utilizzo di nuove tecniche di ottimizzazione strutturale può portare grandi vantaggi nell’ottica di un impiego oculato del materiale, di una riduzione delle masse ed in generale di risparmio energetico a livello di sistema.