Cristiani nella comunità

Gli esercizi spirituali promossi dall’Ac e guidati da Caprioli

Presso la parrocchia cittadina di Gesù Buon Pastore si sono svolti domenica 4 febbraio gli esercizi spirituali promossi dall’Azione Cattolica di Reggio Emilia-Guastalla – settore Adulti, Giovani Adulti e Famiglie. Il tema della riflessione è stato “Il cristiano nella comunità” (nella foto, un momento dell’incontro). Il vescovo emerito monsignor Adriano Caprioli ha intervallato le riflessioni sul tema scelto ad episodi della sua esperienza di ragazzo frequentante l’oratorio, di parroco, di assistente scout e poi di vescovo.
Ha iniziato la riflessione ponendo la domanda prioritaria: “Cos’è un ritiro spirituale?”. La risposta è un “ministero dello Spirito”, in quanto lo Spirito Santo è all’opera in ognuno ed agisce per far cercare la volontà di Dio momento per momento nella vita di ciascuno.

Ricordando che Gesù, al rientro dei settantadue discepoli inviati in missione, li invitava a mettersi in disparte con lui e riposarsi, il vescovo emerito ha sottolineato che il ritiro spirituale è un momento di sosta in cui cercare la volontà del Signore adesso, in questo momento della propria vita.
Dopo aver letto la preghiera per il parroco redatta dal beato papa Paolo VI (rammentando che al rientro dalla nunziatura in Polonia l’allora don Giovanni Battista Montini avrebbe voluto fare un’esperienza di parroco), monsignor Caprioli ha proseguita la sua riflessione ricordando che il Vaticano II, nella costituzione conciliare Sacrosantum Concilium, invitava a guardare alla Chiesa a partire dall’Eucarestia. Vi si afferma: “La principale manifestazione della Chiesa si ha nella partecipazione piena ed attiva di tutto il popolo santo di Dio alla medesima preghiera, al medesimo altare, cui preside il Vescovo circondato dal suo presbitero e dai ministri”.

Continua a leggere l’articolo di Paolo Rossi su La Libertà del 14 febbraio

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