Giornata diocesana della Bibbia

Proposte per la celebrazione liturgica di domenica 18 febbraio

Da La Libertà del 7 febbraio

Ecco diversi suggerimenti per la celebrazione liturgica di domenica 18 febbraio, Giornata diocesana della Bibbia, a cura degli Uffici Catechistico e Liturgico della nostra Chiesa. Tra le proposte indicate è bene sceglierne una, o al massimo due.

◆ Accoglienza del libro della Parola: processione dei lettori e del salmista con il Lezionario (recato ad esempio da chi proclama la prima lettura), dopo l’atto penitenziale (ricordando che in Quaresima non si canta il Gloria), con un canto adatto; deposto il Lezionario sul leggio e aperto alle letture della prima domenica di Quaresima, si proclama la colletta (molto adatta quella “biblica” dell’anno B a pagina 968 del Messale). Il rito può essere ripetuto tutte e cinque le domeniche di Quaresima. Se si fa l’accoglienza del Lezionario, in queste domeniche non si utilizza l’evangeliario.
◆ Breve spiegazione, prima delle letture, della struttura della Liturgia della Parola: annuncio/risposta; rapporto tra AT e NT.
◆ Oppure breve introduzione biblica alla prima e alla seconda lettura, lasciando un momento di silenzio dopo la proclamazione per rileggerle o per fissare l’attenzione su una frase, un’immagine che ci ha colpiti.
◆ Celebrare la Liturgia della Parola per i bambini separata (secondo le norme del Direttorio diocesano della Messa con i fanciulli).
◆ Celebrare in quella domenica, dopo l’omelia e prima della professione di fede, la Consegna del Vangelo ai ragazzi (prevista dagli itinerari di Iniziazione Cristiana), mediante parole che fanno eco a quelle di Gesù stesso nel Vangelo di questa Domenica: “Convertiti e credi nel Vangelo” (cf. Mc 1,15), oppure: “Conosci e credi nel Vangelo”, oppure: “Ascolta e credi nel Vangelo”, oppure: “Lasciati guidare e credi nel Vangelo”. O anche: “Prendi sempre con te come bussola/navigatore della vita il Vangelo”.
◆ Ascoltare una testimonianza di una persona della comunità che, attraverso la lettura e preghiera della Bibbia, abbia consolidato la sua vita spirituale (eventualmente riducendo il tempo dell’omelia).
◆ A partire dal versetto del canto al Vangelo della prima domenica di Quaresima “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt 4,4), prendere l’impegno quotidiano personale o in famiglia di leggere in Quaresima le letture del giorno (prima del pranzo o della cena) o le letture del giorno dopo (prima di andare a letto), o almeno al sabato l’impegno di preparare le letture della domenica.

Il Papa ai ragazzi: «Volete farmi contento? Leggete la Bibbia!»

Cari giovani amici,
se vedeste la mia Bibbia, forse non vi farebbe una grande impressione: e questa sarebbe la Bibbia del Papa? Un vecchio libro tutto consumato! Potreste regalarmene una nuova, una da mille euro, ma non la vorrei.
Amo la mia vecchia Bibbia, che mi accompagna da una vita. È stata testimone della mia gioia, ed è stata rigata dalle mie lacrime. Per me è un tesoro inestimabile. Vivo a partire da questa Bibbia. Non la darei via per nulla al mondo.
La Bibbia per giovani che avete in mano mi piace molto. È così colorata, così ricca di testimonianze – testimonianze di santi, testimonianze di giovani. Viene voglia di iniziare a leggerla dalla prima pagina e a smettere all’ ultima.
E poi… ? E poi la nascondete. Scompare sullo scaffale, in terza fila. Prende polvere. I vostri figli un giorno la svenderanno al mercatino delle pulci. No, non può finire così!

Voglio dirvi una cosa: oggi ci sono più cristiani perseguitati che all’epoca delle origini della Chiesa. E perché vengono perseguitati? Perché portano una croce e rendono testimonianza a Gesù. Vengono condannati perché posseggono una Bibbia. La Bibbia quindi è un libro estremamente pericoloso. Così pericoloso che in alcuni Paesi possederne una equivale a nascondere delle bombe a mano nell’ armadio.
Un non cristiano, il Mahatma Gandhi, una volta ha detto: “A voi cristiani è affidato un testo che ha in sé una quantità di dinamite sufficiente a far esplodere in mille pezzi la civiltà tutta intera, a mettere sottosopra il mondo e a portare la pace in un pianeta devastato dalla guerra. Lo trattate però come se fosse semplicemente un’opera letteraria, niente di più”.

Continua a leggere tutto il messaggio di papa Francesco su La Libertà del 7 febbraio

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