Una fede da vivere #completamente

Ac per i giovani: due giorni di riflessione e vita comune a Novellara

E’ stato un weekend di ricerca e di condivisione della propria fede, quello vissuto dai 30 giovani di Ac in preparazione al Natale. Sabato 25 e domenica 26 novembre, nella bella canonica di Santa Maria della Fossa, nell’unità pastorale di Novellara, si è svolto infatti il consueto ritiro di Avvento (foto sopra), ma stavolta con … qualcosa in più. Il tema dei due giorni, infatti, era “Questa è la mia Fede! #completamente”…
I più attenti avranno notato che il 25 novembre si è svolta anche la Professione di fede nella nostra Diocesi. Una circostanza perfetta, dunque, per affrontare una riflessione allo stesso tempo personale e comunitaria sul proprio cammino di credenti.

Le danze sono state aperte dalla figura di sant’Agostino, che ha magistralmente condotto i giovani attraverso le “stanze” della propria vita (fisicamente, nei diversi spazi della canonica): qui, tramite le sue “Confessioni”, li ha invitati ad analizzare alla luce della fede i nostri rapporti con gli amici, la famiglia, i maestri, la vita interiore. Tra le diverse stanze, una gettonata è stata quella delle “domande”. Dapprima deserta, pian pianino i giovani hanno preso coraggio e, traendo spunto dai tanti interrogativi che sant’Agostino si poneva nella sua continua ricerca, hanno tirato fuori i propri quesiti, mettendoli in una scatola.
Tali domande (settanta in tutto) sono poi state “donate” a don Alessandro Ravazzini, che ha guidato la riflessione del pomeriggio, chiedendogli un aiuto nel riuscire a rispondervi. Don Ravazzini, accompagnato da tre seminaristi, ha chiarito innanzitutto che la fede è relazione, da curare con il nostro Maestro; poi si è concentrato sull’hashtag del ritiro, #completamente.

Un avverbio che suona molto romantico ma allo stesso tempo anche pericoloso, perché sembra richiedere una totalità di cui ci si potrebbe pentire. Don Alessandro ci ha fatto notare che, prima di queste preoccupazioni mentali, #completamente è innanzitutto il modo in cui Dio vuole prendersi cura di noi. È qui dunque che nasce la relazione con Lui, dal Suo amore incondizionato che vuole semplicemente accoglierci.

Continua a leggere l’articolo integrale su La Libertà del 23 dicembre

 

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