Da La Libertà del 23 dicembre
La parrocchia di Fontanaluccia è fra le poche nella nostra diocesi che ha ben tre sagre da festeggiare, tutte con grande fede e partecipazione di popolo: la Madonna del Carmelo il 16 luglio, sant’Agata il 5 febbraio e santa Lucia il 13 dicembre. Il vescovo Massimo, per celebrare quest’ultima, è salito fino alla più remota propaggine montana della nostra diocesi per la solennità della santa della luce. Una luce che, grazie all’intuizione di don Mario Prandi, si è accesa sulla nostra come su altre Diocesi d’Italia, per arrivare in Madagascar, in India, in Brasile ed infine in Albania, grazie alle Case della Carità; infatti alla santa siracusana è dedicata anche la prima delle Case volute da don Prandi, l’Ospizio Santa Lucia di Fontanaluccia aperto nel 1941.
Monsignor Camisasca, al suo arrivo, è stato accolto da alcuni ospiti, dal parroco don Luigi Gibellini, dal superiore generale della Congregazione Mariana delle Case della Carità don Filippo Capotorto e da suor Claudia, la superiora della locale Casa.
Nella sua omelia il Vescovo ha ricordato come questa festa, nel giorno più buio dell’anno, porti la luce di quell’attesa più grande che è la venuta nel mondo del Salvatore. Quella grande luce che illumina e riscalda i nostri cuori per la certezza di essere amati e che una volta accolta da noi ci spinge a riversare questo amore verso i nostri fratelli più piccoli. Don Mario, ha continuato Camisasca, non ha fatto altro che portare questo messaggio a tutti fondando le Case della Carità.
Al termine della celebrazione eucaristica i fedeli – la parrocchiale era gremita nonostante si trattasse della mattina di un giorno feriale, mercoledì 13 dicembre – si sono raccolti in processione per il bacio alla reliquia della santa conservata proprio nella chiesa di Fontanaluccia.
Il vescovo Massimo, dopo il pranzo consumato insieme agli ospiti, ha voluto proseguire la visita andando alla Macchiaccia, la prima casa dei Fratelli della Carità, fortemente voluta da don Prandi, che accoglie numerosi ospiti e la Casa di preghiera della Congregazione, che sorge accanto al santuario della Madonna di Pietravolta.
Giuseppe Maria Codazzi