Tullio, undicenne bello e possibile

Presentato il libro per ragazzi scritto da Camisasca con interventi di monsignor Luciano Monari, di Laura Artioli e Isabelle Adriani

Profondità e divertimento possono andare a braccetto, in una serata armoniosa trascorsa in parrocchia: è il caso della presentazione reggiana del nuovo libro del vescovo Massimo, “Le dieci parole di Tullio. I comandamenti raccontati da un bambino”, ottimamente organizzata la sera del 1° dicembre dalla comunità di San Pietro, in città, e aperta dai saluti del suo parroco, monsignor Tiziano Ghirelli, e di Fabio Nunnari, coordinatore del consiglio pastorale.
Dal punto di vista del mercato, il testo vanta due record: è il primo libro che Camisasca ha scritto su richiesta dell’editore, Mondadori Electa, e apre un filone inedito dedicato ai ragazzi, che con tutta probabilità vedrà in futuro uno sviluppo nel campo delle parabole evangeliche, come l’autore preannuncia nel finale.
Da un punto di vista letterario, il giudizio dei qualificati relatori invitati a parlarne è unanime: un libro limpido e netto, così come il tratto senza incertezze della reggiana Marta Tranquilli, che lo ha illustrato con i suoi disegni.

L’artificio utilizzato è noto: il Vescovo si è reinventato come Tullio, un bambino undicenne che vive in campagna con i genitori, un fratello e una sorella, iscritto alla prima media, capelli rossi e lentiggini. E i comandamenti? Risponde bene Isabelle Adriani, l’attrice innamorata delle fiabe che con le sue letture dà voce a regola d’arte al ragazzino protagonista: monsignor Camisasca ci racconta la religione attraverso la vita.
Che questa prospettiva non sia scontata come potrebbe apparire lo conferma l’intervento di monsignor Luciano Monari, oggi vescovo emerito di Brescia e, ciò che più conta agli occhi nostri, ridonato alla Diocesi grazie alla sua scelta di tornare a vivere a Sassuolo, dov’è nato.

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